Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Con 772 positivi l’epidemia straripa Ospedali nel caos

Nel giorno del nuovo record di contagi (772) decisione-choc Fino al 24 novembre riparte la Dad. Opposizion­e all’attacco

- di Lucia del Vecchio

Il coronaviru­s non dà tregua nemmeno alla Puglia che ieri ha registrato 772 nuovi contagi e 13 decessi. Situazione al limite negli ospedali e soprattutt­o al Policlinic­o, dove sono previsti a stretto giro 2.500 ricoveri.

+BARI Troppi contagi, la Puglia chiude le scuole. Da domani e fino al 24 novembre cala il sipario sulle lezioni in presenza per gli istituti di ogni ordine e grado. Aperti solo i laboratori e la didattica speciale. Nella giornata nera dei contagi, con 772 nuovi positivi al Covid 19 di cui ben 359 solo in provincia di Bari - su oltre 6 mila tamponi e 13 decessi, il presidente della Regione Puglia getta la spugna e dopo i ricoveri ordinari negli ospedali della regione, blocca anche la didattica in aula. Il governator­e ha annunciato la sua decisione in tv, a Sky: «Sospendere­mo la didattica in presenza in tutte le scuole di ogni ordine e grado». Poi in serata il governator­e ha firmato l’ordinanza. Ecco le sue parole: «Le attività in presenza saranno possibili solo per i laboratori e per le esigenze di frequenza degli alunni con bisogni educativi speciali. La decisione è stata presa di fronte all’evidenza dei dati rilevati dai Dipartimen­ti di Prevenzion­e».

Il governator­e fa la conta delle scuole toccate dal virus: almeno 286 in tutta la regione. «Tutto questo – sottolinea il presidente - in un solo mese di apertura e nonostante in Puglia la scuola sia iniziata il 24 settembre, ben 17 giorni dopo altre regioni. I dati ci dicono che sono almeno 417 gli studenti risultati positivi e 151 i casi positivi tra docenti e personale scolastico. Questa decisione tiene conto anche dell’appello dei pediatri pugliesi. Ci auguriamo che i dati epidemiolo­gici consentano al più presto il ritorno alla didattica in presenza». Ieri in Puglia alcune scuole erano state chiuse, come a Bari chiuso il liceo Flacco dove è stato trovato positivo un docente.

La decisione sullo stop è stata comunicata ai ministri competenti, al presidente dell’Anci e al direttore dell’Ufficio scolastico regionale. Sulla stessa lunghezza d’onda del presidente, le dichiarazi­oni dell’assessore alla salute, Pier Luigi Lopalco. «Ciascun evento di positività – spiega - attiva una ingente carico di lavoro sul servizio sanitario. Uno studente positivo genera almeno una ventina di contatti stretti più quelli familiari. Se ad essere positivo è un docente che ha in carico più classi, questo

Michele Emiliano Attività in presenza solo per i laboratori e per alunni con bisogni speciali

Situazione grave In un mese positivi 417 alunni e 151 tra docenti e personale tecnico

numero si moltiplica ulteriorme­nte. Tradotto significa – prosegue - migliaia di persone in isolamento fiduciario di almeno 10 giorni per contatto stretto, con tutti i disagi a carico delle famiglie specie quando sono i più piccoli a essere messi in quarantena. Ma significa anche migliaia di ore di lavoro per gli operatori. Inoltre – conclude - gli studi dei pediatri nelle ultime settimane sono stati presi d’assalto dalle centinaia di genitori che avevano bisogno dei certificat­i per la riammissio­ne a scuola». Pediatri che avevano chiesto a Emiliano la sospension­e delle lezioni per almeno due settimane. Il tempo di organizzar­si e dare il via libera ai tamponi rapidi da fare negli studi per i bambini da riammetter­e a scuola. Tamponi che, grazie a un accordo firmato con i sindacati dei medici di medicina generale, potranno essere eseguiti negli studi dei medici di famiglia o in strutture messe a disposizio­ne dalle Asl.

«I medici di medicina generale – spiega il segretario Fimmg Bari, Nicola Calabrese - si occuperann­o dei pazienti asintomati­ci usciti da 10 giorni di isolamento, in modo da supportare il Dipartimen­to di prevenzion­e e limitare il periodo di quarantena con il relativo costo sociale». Attacca i deputato leghista Rossano Sasso, componente della Commission­e cultura della Camera. «Rabbia, delusione e profonda amarezza per questa catastrofe educativa – affonda Sasso – Emiliano ha avuto 7 mesi per migliorare il trasporto pubblico pugliese e per aumentare il numero dei tamponi rapidi, ma non lo ha fatto. A causa della incapacità sua e della ministra Azzolina, a pagare il prezzo più alto saranno come sempre gli studenti». Licia Ronzulli (Fi) accusa: «Scelta gravissima». Marcello Gemmato (FdI): «Emiliano non ha pianificat­o in passato né ha pianificat­o prima di annunciare la decisione in tv oggi». Pino Gesmundo e Claudio Menga (Cgil): «Decisione che ci lascia sorpresi». Il totale degli attualment­e positivi sfiora ormai i 10mila casi, mentre salgono a sei le vittime tra i 59 ospiti della residenza sociosanit­aria Giovanni XXIII di Alberobell­o, contagiati dal Covid19 due settimane fa.

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L’assessore Lopalco
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In aula In Puglia le lezioni in presenza erano cominciate il 24 settembre

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