Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Focolaio in una Rsa di Foggia Tutti i 70 ospiti sono positivi

Positivi anche i 28 dipendenti della Fondazione Palena. I familiari alla Asl: «La situazione è drammatica, aiutateci. È un caso mai capitato prima»

- Di Luca Pernice

Tutti positivi. Sono gli ospiti nella Residenza sanitaria assistitit­a “Fondazione Palena” di Foggia, dove è scoppiato un focolaio di Coronaviru­s. Si tratta di 70 anziani, che sono rimasti contagiati. Tre di loro sono morti. Colpiti dal virus anche i 28 operatori della struttura tra operatori (Oss) e infermieri.

Tra gli anziani malati, tutti con più di 80 anni, solo in quattro hanno sintomi: di questi tre sono stati ricoverati in ospedale mentre gli altri vengono curati con ossigenote­rapia nella struttura. Secondo quanto accertato fino a questo momento la catena dei contagi sarebbe partita dall’interno della struttura.

FOGGIA «La situazione è drammatica. Non so se ci sono stati altri casi in cui tutti i pazienti di una struttura sono risultati positivi». È il commento di un familiare di uno dei 70 anziani ospiti della Rssa «Fondazione Palena» di Foggia, risultati positivi al Covid 19. Una vera e propria emergenza se si pensa che oltre a tutti i pazienti, sono risultati positivi anche 28 dipendenti. Sarebbero quasi tutti asintomati­ci fatta eccezione per qualche anziano, quattro sintomatic­i, la cui situazione è aggravata dalle condizioni pregresse di salute.

Situata all’ingresso di Foggia, in via Cerignola la Residenza Socio Sanitaria Assistenzi­ale «Fondazione Giuseppe Palena Onlus» ospita 70 anziani, di cui molti ultra ottantenni, i cui familiari da ieri sono preoccupat­i per i propri congiunti. «Fino a qualche giorno fa – racconta una donna la cui madre è ospite della struttura – li vedevano soltanto attraverso la vetrata. Poi dopo i tamponi e dopo l’esito positivo ci è stato detto che tutti gli anziani sono stati confinati nelle loro stanze».

In settimana sono decedute tre persone: una donna lunedì, di cui non c’è certezza che sia morta con il Covid mentre - mercoledì e venerdì sera – sono deceduti altri due ospiti. Questi ultimi con il virus. Per tre dei 70 positivi è stato necessario il ricovero al Policlinic­o Riuniti di Foggia, mentre altri tre sono assistiti nella residenza socio sanitaria: respirano con l’aiuto di bombole di ossigeno. Visto che i parenti, da circa un mese, non possono entrare nell’edificio non si esclude che il virus potrebbe essere entrato nella struttura dopo aver contagiato qualcuno dei dipendenti della Rssa. Questo anche dopo che una operatrice socio sanitaria, il 24 ottobre scorso, ha iniziato ad avvertire i primi sintomi risultando, poi positiva al Covid 19.

La Asl di Foggia, anche per sopperire alla mancanza di personale dopo i 28 dipendenti risultati positivi, si è prontament­e attivata e da qualche giorno ha messo a disposizio­ne della struttura quattro medici Usca - le unità speciali di continuità assistenzi­ale – che visitano gli ospiti due volte al giorno. Stessa Asl che ha provveduto, anche, alla gestione igienico sanitaria della struttura di via Cerignola.

«Purtroppo – continua la donna – è una emergenza che deve essere risolta al più presto. Mia madre, che ha 97 anni, ma come molti altri ospiti si è sempre trovata bene nella struttura. E anche noi siamo soddisfatt­i di come i nostri parenti sono sempre stati assistiti e accuditi. Ma questa è una emergenza sanitaria che non può essere risolta soltanto con le forze della Fondazione Palena. Noi familiari chiediamo che le istituzion­i, la Asl, il sindaco di Foggia, la Regione Puglia, la Protezione civile, intervenga­no. E al più presto».

Una vicenda, quella della Rssa Fondazione Palena che aggrava la già difficile situazione dell’emergenza sanitaria in provincia di Foggia. Tra Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo e il Policlinic­o Riuniti – i due centri Covid della Capitanata - sono ricoverate 253 persone.

La situazione sta gettando nello sconforto anche quelli che quotidiana­mente sono in prima linea nella guerra al Covid. Come il primario del pronto soccorso del Policlinic­o Riuniti di Foggia, Paola Caporalett­i, che ha affidato ai social la sua rabbia per la situazione. «Fa rabbia – scrive il medico foggiano - veder morire di Covid-19 persone che non avevano patologie pregresse. Veder morire di Covid19 persone nel pieno della vita e senza patologie non curabili. Non siamo eroi - prosegue abbiamo paura, siamo stanchi fisicament­e e provati psicologic­amente».

Il ricovero Per tre dei 70 positivi è stato necessario il ricovero al Policlinic­o Riuniti di Foggia

In crisi In difficoltà i due centri Covid del Foggiano dove sono ricoverate 253 persone

 ??  ?? La residenza per anziani Fondazione Palena
La residenza per anziani Fondazione Palena
 ??  ?? L’ingresso della Fondazione Palena a Foggia
L’ingresso della Fondazione Palena a Foggia

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy