Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Scuola, Emiliano va alla guerra

«Il collegio ribalterà tutto, siamo pronti a rivolgerci anche al Consiglio di Stato»

- Strippoli

Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, non mette la retromarci­a sulla scuola. Il governator­e precisa di aver dovuto ottemperar­e al decreto del Tar di Bari che ha disposto la riapertura delle elementari e medie, ma annuncia battaglia legale. Emiliano non soltanto confida in un ribaltamen­to dell’orientamen­to del Tar nel corso dell’udienza collegiale, ma si dichiara pronto a rivolgersi al Consiglio di Stato. Emiliano, che aveva disposto lo stop alle scuole, invita comunque i genitori degli alunni a richiedere, qualora lo ritengano preferibil­e, la didattica a distanza integrata sulla base della nuova ordinanza regionale firmata dal governator­e.

BARI Il presidente Michele Emiliano non arretra. Dopo la sua ultima ordinanza con cui lascia alle famiglie degli studenti la decisione se avvalersi della didattica a distanza oppure della scuola in presenza, diffonde un comunicato per riaffermar­e tre concetti: 1) la sua precedente ordinanza del 27 ottobre (che chiude tutte le scuole obbligator­ie e superiori) resta in piedi, sebbene «sospesa» dal Tar di Bari; 2) tutte le famiglie che si avvalesser­o dell’ultima sua ordinanza (6 novembre) devono esigere dalle scuole la didattica a distanza; 3) diradare la frequenza delle aule fa calare i contagi.

La guerra sulla scuola continua e si intuisce che la Regione è pronta a dare battaglia sul piano giudiziari­o: nuovamente davanti al Tar Bari e, se necessario, in appello, pure al Consiglio di Stato. I tempi potranno essere lunghi, ma pure la crisi pandemica lo sarà: a Lungomare Nazario Sauro non si intende rinunciare alla strategia concepita in questi giorni.

Tribunali a parte, il governator­e non rinuncia alla polemica pubblica: allo scopo adopera la sua pagina Facebook. «Tutti i cittadini che non vogliono la didattica in presenza per i propri figli – scrive Emiliano – possono chiedere la didattica a distanza integrata (...) Le scuole sono tenute, alla luce dalla mia ultima ordinanza n. 413, a concedere la Dad». In pratica il presidente si rivolge alle famiglie, con i figli alle scuole dell’obbligo, per rassicurar­le: il provvedime­nto regionale offre una copertura giuridica, non ci sarà un’assenza ingiustifi­cata sul registro di classe. Lo scrive mentre dal mondo della scuola c’è chi osserva che non tocchi alla Regione entrare nell’ordinament­o scolastico in materia di giustifica­zioni delle assenze. E sottolinea pure che la presenza in classe nelle scuole dell’obbligo è previsto dal dpcm (3 novembre) firmato dal premier Conte.

Emiliano non ne è convinto. Dice così: «La mia ordinanza n. 407 di divieto temporaneo della didattica in presenza (quella del 27 ottobre, ndr) non è stata annullata, ma solo sospesa dal Tar di Bari. E nulla esclude che il Tar muti orientamen­to quando si svolgerà la camera di consiglio collegiale. Ne consegue che non ho affatto “riaperto le scuole in presenza”, ma ho dovuto accettare» la decisione del Tar.

È chiaro: Emiliano conta di difendersi davanti al tribunale amministra­tivo che venerdì ha emanato solo un provvedime­nto urgente, assunto senza ascoltare la Regione (inaudita altera parte). Quando potrà farlo, la Regione sottolinee­rà che il dpcm di Conte non cancella, nelle zone arancioni come la Puglia, le «misure più rigorose» assunte prima del medesimo dpcm (come previsto dall’articolo 2 del decreto di Conte). Sicché se il dpcm tiene aperte le scuole dell’obbligo, la Puglia può decidere diversamen­te perché l’aveva deciso prima.

L’altra argomentaz­ione sarà di sostanza. «Attualment­e – afferma Emiliano – sono centinaia gli studenti e gli insegnanti positivi al covid; migliaia quelli in quarantena per contatto stretto con un positivo a scuola. In questa situazione la didattica a distanza è l’unico modo per garantire il diritto allo studio». Il governator­e riporta i dati elaborati dall’Asl Bari su tutta la provincia: 110 scuole con almeno un caso di positività, 493 studenti e 92 docenti positivi. In tutto 148 classi in isolamento per un totale di 2.960 alunni. «I numeri – dice il governator­e – parlano da soli: è bastata una settimana di Dad, dopo la mia ordinanza che sospendeva la didattica in presenza, per registrare una diminuzion­e significat­iva dei contagi: da 4.600 studenti in isolamento agli attuali 2.960, da 144 scuole coinvolte a 110». Questo per dire che «i rischi di contagio nelle scuole esistono». Parole che a diversi insegnanti piacciono, tanto che su Facebook fioccano commenti di adesione. «Con meno ragazzi a scuola – scrive una docente – mi sento più sicura». E un’altra: «Non poteva esserci scelta migliore». «La Dad – conclude un’altra ancora – funziona bene e applicarla in una pandemia mi sembra il minimo». Altri, invece, chiedono di concedere anche ai docenti la possibilit­à «di fare la Dad o andare in presenza».

❞ Michele Emiliano I genitori degli alunni, possono chiedere la didattica a distanza L’assenza sarà giustifica­ta

 ??  ?? A sinistra il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano impegnato in uno scontro sulla scuola
A sinistra il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano impegnato in uno scontro sulla scuola
 ??  ?? Il ministro Lucia Azzolina
Il ministro Lucia Azzolina

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