Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Un Corini forza sette schianta la Reggiana Il ritorno di Auteri

Nel 7-1 alla Reggiana tris del bomber. «Dedicato a mio figlio»

- di P. Caputi e C. Tadicini

LECCE Una macchina da gol, tanto che a fine partita servirà il pallottoli­ere. Il Lecce strapazza per 7 a 1 la Reggiana e, grazie ad alcuni risultati favorevoli, vola al secondo posto della classifica di serie B (15 punti, a – 2 dall’Empoli), confermand­osi la squadra col miglior attacco del campionato, in cui brilla un super Coda, ieri autore di una tripletta e in gol per la quinta gara di fila. Che i gialloross­i fossero in crescita lo aveva notato lo stesso mister Eugenio Corini, ma che fossero addirittur­a così straripant­i, come lo sono stati per larghi tratti della gara, probabilme­nte, non se lo sarebbe aspettato nemmeno lui. Come anche il più ottimista dei tifosi.

Contro gli emiliani è una gara a senso unico. E lo si capisce già dai primi minuti, col Lecce che parte subito in avanti e, dopo 4 minuti, è già in vantaggio con il suo centravant­i Coda, che sfrutta un cross di capitan Mancosu e l’indecision­e del portiere avversario, per piazzare la palla in rete. L’avvio dei salentini è arrembante. Dopo avere sfiorato il raddoppio con Stepinski e due volte con Mancosu, al 20’ l’assalto alla porta della Reggiana si concretizz­a con la doppietta di Coda, abile a trasformar­e in gol un altro assist del capitano, che lo pesca tra le linee al limite dell’area di rigore. Gli ospiti provano a reagire al doppio schiaffo e alla veemenza dei gialloross­i, aggressivi anche in fase difensiva, ma gli attacchi degli emiliani sono sterili. E così il Lecce cala il tris con Tachtsidis, che al 37’ trova l’angolino con un sinistro chirurgico da fuori area: il greco non segnava da quattro anni e mezzo. La ripresa inizia ancora nel segno dei gialloross­i e di bomber Coda, che dopo 5 minuti sigla il 4 a 0 segnando il suo terzo gol dell’incontro, servito da Stepinski al termine di una lunga «cavalcata» del polacco. Nonostante le sostituzio­ni (in campo Majer, Falco, Zuta, Pettinari e Listkowski), la musica in campo non cambia. Il Lecce si «addormenta» solo in occasione del gol ospite di Rozzio, al 58esimo minuto, ma poi torna subito in cattedra. Ed al «festival del gol» del Via del Mare si aggiungono anche Falco (69’), Majer (75’) e Calderoni (84’). Ci prova anche Adjapong all’80’, ma il suo tiro, deviato dal portiere, si stampa sulla traversa.

«Una grande partita - dice Corini - dispiace solo per il gol, perché subito in una situazione di gioco su cui stiamo lavorando. La nostra migliore partita? Spero ne arrivino altre, figlie di un percorso di continua crescita». Sugli scudi l’intera squadra, ma su tutti Massimo Coda, capocannon­iere del campionato con 7 reti in 8 partite: «La tripletta è dedicata a mio figlio».

Eugenio Corini Questa gara è figlia di un percorso di crescita

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Coda attorniato dai compagni dopo un gol Ritrovato Il fantasista Filippo Falco
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Determinan­te L’attaccante Marco Mancosu
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Saracinesc­a Il portiere Gabriel

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