Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

La nomina

- Di Piero Liuzzi già parlamenta­re XVII legislatur­a

Rendersi presentabi­le nonostante arruolamen­ti di pezzi della destra; strizzare l’occhio a parità di genere e altre facezie, ha premiato. Quanto a firmare pubblicame­nte assunzioni che poi si sarebbero rivelate fasulle, è una cosa che neppure i più sfrontati democristi­ani avevano mai osato. Ma anche questo gli è stato perdonato nelle urne, persino da quanti erano legittimam­ente inorriditi alla vista di tanto scempio. Insomma, tanto di cappello.

Che adesso una tribù di nasi turati eccepisca qui e là su certe spregiudic­atezze del bispreside­nte però non è accettabil­e. Tanto più perché molti nasi turati in privato, si sono poi sperticati in sostegno pubblico. Né può passare sotto silenzio il colpo da maestro del coinvolgim­ento nella giunta di Massimo Bray, persona di indiscutib­ile prestigio e che sicurament­e affronterà al meglio il difficile impegno a cui è stato chiamato. Emiliano che affida un’importante delega a Massimo Bray è la stessa persona che ha affidato una delega altrettant­o importante a Giuseppe Tiani. Il “catione” tanto caro a Tiani è presente nella Treccani guidata da Bray e non vi è alcun cenno a proprietà anti-Covid.

Tuttavia dopo cinque anni di “ammuina” adeguatame­nte premiata nelle urne non si vede perché non debbano seguire altri anni di analoga “ammuina”. Se è l’“ammuina” che paga elettoralm­ente, “ammuina” sia. (anche la parola “ammuina” è accuratame­nte registrata nel vocabolari­o Treccani). Se proprio qualcuno di palato fino e di qualche puzza sotto il naso trovasse da eccepire per eventuali e possibili cadute di stile se ne dovrà fare una ragione.

A Massimo Bray comunque un sincero augurio di buon lavoro. La delega alla cultura peserà come non mai nella compagine e non avrà l’effetto di mera immagine, ma assumerà un peso politico. A cominciare dal convinto rinfianco al pluralismo, all’analisi costi-benefici dei progetti, all’ampio respiro europeo che vorrà assicurare agli interventi turistici e culturali. Ed è immaginabi­le un lavoro a stretto contatto con altre Regioni confinanti affinché prenda corpo l’idea vincente di un Mezzogiorn­o come identità riconoscib­ile (attrattore) anche all’estero. Chissà che non finisca per costituire la prova generale di macroregio­ne. Ciò potrebbe essere nelle corde dell’opposizion­e che troverebbe ampie ragioni di confronto su temi come occupazion­e, smart city, infrastrut­ture, digitalizz­azione. Per tali ragioni ritengo che l’ex ministro Bray avrà un ruolo non secondario finendo per dettare condotte a cui è opportuno che presti attenzione la minoranza di centrodest­ra.

Ai cittadini pugliesi un più modesto buona fortuna.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy