Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Sconti e consegne a casa Ma le misure anti-Covid bloccano il Black Friday
BARI Nel paniere da periodo Covid finiscono anche le mascherine, le creme idranti, i pezzi di ricambio per l’auto e le crociere. Sì, proprio le indimenticabili traversate per isole e mari con vista 2021. L’anno, si spera, della ripartenza. E tra le strade cittadine tornano i curiosi, i clienti e qualche pacco in più, magari già infiocchettato e pronto per l’albero di Natale. Non è stato un Black Friday isterico quello visto a Bari e nel resto della Puglia, nell’ultimo venerdì di novembre che, da qualche anno anche da queste parti, segna la giornata degli «sconti pazzi». Ma parlare di una sola giornata di offerte e promozioni sarebbe riduttivo.
A Bari e in tutto il Murattiano, ad esempio, il Black Friday è andato in onda in versione (per restare a tema con la pandemia) scaglionata, con sconti – tra il 20 e il 60 per cento comparsi sulle vetrine già da inizio settimana. «Sarebbe utile spalmare le offerte su più giorni», l’appello del Comune nei giorni scorsi, subito raccolto dai commercianti per evitare lo spauracchio più temuto: gli assembranti per strada, tra scaffali e casse. E nel variegato mondo del commercio - gettonati come sempre i centri commerciali e i grandi punti vendita dell’elettronica con qualche fila all’esterno - i piccoli negozianti si sono ingegnati con le promozioni più disparate. Sconto del 25 per cento e consegna a domicilio gratuito in una caffetteria a ridosso del teatro Petruzzelli; sconto del 30 per cento invece in un autoservice della zona Santa Caterina su manutenzione e ricambi d’auto e sforbiciata ai prezzi in diverse farmacie cittadine su numerosi prodotti da banco. «Rispetto ai giorni scorsi abbiamo visto più gente in giro, ma nessun assalto», ripetono di vetrina in vetrina i commercianti del Murattiano, rianimatosi ieri pomeriggio poco prima della chiusura anticipata dei negozi prevista, come da ordinanza sindacale, alle 19.
Nessun clima di euforia tra le associazioni di categoria. «Le sensazioni non sono positive – spiega Giuseppe Chiarelli, direttore di Confcommercio Puglia -. Il blocco della mobilità tra i Comuni e le restrizioni adottate sulla chiusura anticipata delle attività hanno inciso molto». Nessuna previsione sugli acquisti natalizi, semmai una speranza: «La speranza che si possa recuperare un po’ di fatturato. Abbiamo cali del fatturato pari all’80 per cento con numerose attività ferme o al limite del collasso in una situazione, come la “zona arancione”, che non prevede ristori».
E poi c’è la concorrenza dell’ecommerce, «con la speranza che Davide, cioè i piccoli commercianti riescano a resistere a Golia, i grandi dell’online», dice Raffaella Altamura, presidente provinciale di Confesercenti Bari. «Non vogliamo demonizzare nessuno, ma c’è una drammatica sperequazione tra l’online e gli esercizi commerciali di prossimità. Siamo in un regime di assoluta libertà ma non di libero mercato, considerando le limitazioni che stanno subendo i negozi di vicinato con le chiusure anticipate. Se vogliamo salvare i centri urbani, dobbiamo tutelare anche i negozi di prossimità, aiutandoli negli acquisti e nell’innovarsi». E sull’ipotesi dello shopping natalizio sino alle 22 per limitare gli assembramenti Altamura avverte: «Non si possono fare Dpcm a intermittenza e senza conoscere i contesti. Come potrebbe mai un’attività a conduzione familiare restare aperta sino a sera?».
Non vogliamo demonizzare nessuno, ma c’è una drammatica sperequazione tra l’online e gli esercizi commerciali
Le sensazioni non sono positive, il blocco della mobilità tra i Comuni e le restrizioni sulla chiusura anticipata delle attività hanno inciso molto