Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Brindisi a Bologna ritrova l’ex capitano Adrian Banks ma stavolta da avversario
E Vitucci vuol dimenticare gli errori fatti in Champions
«Numbers talk», i numeri parlano, chiosa l’allenatore brindisino Frank Vitucci. E l’Happy Casa Brindisi deve cambiare subito modalità e passo scrollandosi il vestito europeo e indossando quello italiano. La sfida di domenica all’Unipol contro la Fortitudo Bologna di Luca Dalmonte (ore 12, arbitri Martolini, Sardella e Noce), che è risalita nel credito, potrebbe piazzare i salentini in una posizione di ulteriore privilegio in una classifica già sontuosa per il team di Vitucci, che occupa da tempo la seconda piazza dietro solo a una corazzata di livello europeo come Milano.
Ieri lo stop di misura in Champions all’esordio contro gli israeliani di Holon (85-87) certamente lascia il rammarico per un esordio alla seconda fase che poteva essere decorato da un successo ma che offre spunti interessanti in vista della gara contro gli emiliani e della sfida europea di martedì contro i turchi del Pinar, vincenti mercoledì contro il Tofas (78-70). «Abbiamo giocato una gara difficile - ha spiegato Vitucci -. Siamo partiti male e non siamo stati capaci di fare le giuste correzioni durante la partita: quelle necessarie per competere a questi livelli. Bisogna sapersi adattare, anche a fatica. I numeri credo dicano in modo crudo la realtà dei fatti: i 10 tiri liberi sbagliati su 27 tirati hanno fatto la differenza ai fini del risultato, a maggior ragione gli ultimi due nel finale. Le troppe palle perse hanno concesso loro 11 palloni in più: un dato decisamente negativo».
Anche James Bell, lo shooter biancoazzurro, sempre costante nel rendimento e capace di produrre prestazioni migliori rispetto a quella di mercoledì (9 pt.; 4/10 dal campo) è piuttosto critico verso la squadra: «Gara difficile, commessi molti errori. Dobbiamo migliorare». Una sfida intensa sotto l’aspetto fisico ed emotivo dove non sono mancati anche colpi duri. Il capitano salentino Zanelli deve sottoporsi a degli accertamenti per valutare una leggera distorsione alla caviglia occorsa al 19’ che non gli ha permesso di concludere la partita, ma potrebbe anche esserci per domenica.
Harrison nel giro di 15-20 giorni dovrebbe tornare disponibile dopo l’intervento al ginocchio sinistro. L’americano dell’Alaska sta sostenendo il percorso riabilitativo che gli consentirà di riunirsi a stretto giro con i compagni per le ultime giornate di campionato e eventualmente il proseguimento del percorso europeo. Contro la Fortitudo Vitucci ritroverà uno dei suoi pretoriani più apprezzati come l’ex capitano Adrian Banks. Un cestista nocchiero che ha sollevato i fortitudini con la collaborazione del gruppo americano (Hunt, Saunders e Withers) e della pattuglia italiana composta da Aradori, Baldasso, Fantinelli, Totè e l’ex centro dell’Italbasket Cusin.