Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Le uniformi, Dante e tante installazioni Dentro la Rossani a lucido per il Fai
Il Corriere entra nell’ex caserma che oggi riapre per le giornate del Fai
Oggi e domani l’ex caserma Rossani, il più grande progetto di riqualificazione in via di completamento a Bari, aprirà i battenti al pubblico per le Giornate del Fai. Il Corriere del Mezzogiorno è riuscito ad entrare in anticipo nella sale del nuovo contenitore che in questo weekend ospiterà installazioni di arte contemporanea, una mostra su Dante e un’altra sulle uniformi militari.
BARI Un viaggio nel tempo. Tra ciò che rappresentò l’immobile per la città e ciò che sarà a breve. Non solo un grande parco nel cuore del tessuto urbano, ma anche spazi che progressivamente riprendono anima. Spalancando le porte ai visitatori dopo oltre trent’anni di cancelli chiusi. La città di Bari si riappropria per 48 ore della sua Caserma Rossani, il gioiello architettonico a due passi dalla stazione centrale. Oggi e domani in occasione delle giornate del Fai di Primavera sarà possibile visitare gli spazi che ospitarono generazioni di militari e che ora si apprestano a diventare luoghi di cultura e aggregazione. Un enorme complesso di 80 mila metri quadri - articolato in tre blocchi, palazzina Comando, Casermetta e depositi militari – di cui 3.500 metri quadri ospiteranno il più importante polo bibliotecario del Sud Italia, dotato di quaranta sale e di migliaia di volumi. E in questa due giorni ci sarà già un piccolo assaggio grazie a diverse installazioni e opere. Si va dell’esposizione delle uniformi militari delle due Guerre Mondiali del collezionista Piero Violante alla personale di Corrado Veneziano con le opere dedicate a Dante Alighieri per celebrare i 700 anni dalla morte. Spazio anche a Non una di meno, l’installazione laser site specific dell’artista Ada Costa, a cura di Galleria Misia Arte e all’omaggio al sociologo Franco Cassano, scomparso recentemente, con un’opera in alluminio e morse code dell’artista Jasmine Pignatelli e un video digitale dell’artista Francesco Castellani. E poi i materiali di cantiere utilizzati dall’artista Daniela Corbascio con la sua installazione di tubi e tessuti. A chiudere il percorso gli allestimenti della Compagnia Formediterre di Antonio Minelli.
Il tour – della durata di trenta minuti e con un massimo di quindici partecipanti con turni in programma dalle ore 10 alle ore 20 – inizierà dal parco progettato dall’archistar Massimiliano Fuksas, con le sue splendide acacie, i suoi lecci, mandorli e aranci e la pista da skateboard. Insomma, un tuffo tra arte, cultura e verde in quel che al momento resta pur sempre un cantiere, ma abilmente trasformato dalle cinquanta maestranze de L’Internazionale, la cooperativa che, nel mezzo dei lavori che termineranno all’inizio di settembre, ha accolto con entusiasmo l’idea di regalare alla città una sorta di galleria d’arte in piena sicurezza. «E lo abbiamo fatto con tutta la passione che mettiamo in ogni lavoro che realizziamo – dice il direttore Leonardo Santoro -. Abbiamo studiato il percorso nei minimi dettagli per renderlo sicuro. Ci siamo fatti carico di eliminare ogni barriera architettonica per garantire la fruizione di tutti i luoghi del percorso guidato. Un lavoro impegnativo ma sicuri che dare la possibilità di entrare in questo sito chiuso da trent’anni, avrebbe regalato alla città una grande emozione». Apprezzamenti anche dal presidente di Lagacoop Puglia, Carmelo Rollo: «Dietro questo evento ci sono delle persone che con entusiasmo, passione e amore l’hanno resa possibile. Ci sembrava giusto ringraziare le maestranze che hanno lavorato a tutto questo».
Carmelo Rollo Dietro questo evento ci sono le maestranze che vanno ringraziate