Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
A Taranto sei «Opere ospiti» Elmo e Nitti riaprono il Must
ATaranto rivedono la luce alcuni reperti archeologici che saranno esposti in un luogo pubblico mentre a Lecce riapre il restaurato Museo Storico della città. Due momenti importanti dal significato diverso. A Taranto è un esperimento, il primo passo del progetto Opere ospiti che ha lo scopo di far evadere dai magazzini capolavori ancora invisibili per mancanza di spazi espositivi. Saranno consegnati a Palazzo di Città tre capitelli in marmo di ordine ionico di epoca romana, un capitello di lesena sempre di epoca romana con eleganti decori floreali in marmo e due capitelli in pietra tenera finemente scolpiti di epoca ellenistica. Saranno affidati temporaneamente al Comune chiudendo un iter avviato circa due anni fa dall’ex soprintendente Maria Piccarreta, ora segretario regionale del ministero della Cultura, al quale ha dato continuità l’attuale soprintendente Barbara Davidde. «Questi sei reperti sono stati sempre nei depositi di via Viola dell’ex convento di Sant’Antonio – racconta Maria Piccarreta – e oggi grazie a un’idea condivisa con il sindaco Rinaldo Melucci e grazie all’allestimento dell’architetto Ressa saranno inseriti lungo lo scalone d’accesso al primo piano di Palazzo di città. L’obiettivo è far conoscere e rendere fruibili le opere chiuse nei depositi, se riusciamo a valorizzarle significa arricchire i territori di un patrimonio sconosciuto ai più».
Lecce, da venerdì 21 maggio, riacquista il suo Museo Storico con un nuovo modello di gestione e una rinnovata organizzazione delle sale espositive. A dirigerlo sarà l’architetto Claudia Branca, dirigente del settore Cultura del Comune. Occupa gran parte degli spazi dell’ex monastero quattrocentesco di Santa Chiara. La nuova fase si apre con due mostre temporanee: Ricamata Pittura, dedicata alle opere di Marianna Elmo, l’artista leccese vissuta nel 18esimo secolo celebre per la sua maestria nell’utilizzo della tecnica dei ricami a fili incollati, e Immagini, Immaginari con l’esposizione del leccese Marcello Nitti e del genovese Niccolò Masini. «Ringrazio quanti hanno lavorato alla riapertura del museo storico, che entra in una nuova stagione, affiancandosi – dichiara il sindaco Carlo Salvemini – ai luoghi della cultura che sono già attivi».