Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Rogo doloso al Policlinico Pronto soccorso in tilt, trasferiti sedici pazienti
Le fiamme sono divampate nei sotterranei del pronto soccorso, dove c’è il punto raccolta di rifiuti speciali. Trasferiti sedici pazienti, non ci sono feriti IL GIALLO
La Procura di Bari ha aperto un’inchiesta per individuare i responsabili dell’incendio doloso appiccato nella notte tra domenica e lunedì nei sotterranei del Pronto soccorso del Policlinico, dove vengono accatastati rifiuti speciali. Sedici pazienti sono stati trasferiti in altri reparti.
BARI Doloso. L’ipotesi ritenuta più probabile, al momento, è inquietante. L’incendio scoppiato nella tarda serata di domenica nei sotterranei del pronto soccorso del Policlinico di Bari, potrebbe non essere casuale. Le fiamme che hanno distrutto il punto di raccolta temporaneo di rifiuti speciali e la biancheria sporca dei reparti, sarebbero state appiccate da qualcuno. Difficile, al momento, dire da chi e perché.
Per fortuna né il personale né i 16 pazienti ricoverati in quel momento (nessuno dei quali risultato positivo al coronavirus) hanno avuto conseguenze, se non lo spavento e il disagio di dover raggiungere la struttura temporanea allestita di fronte al padiglione Asclepios per l’emergenza Covid, che era stata liberata e sanificata da qualche giorno grazie alla drastica riduzione degli accessi. La paura però è stata tanta e si deve anche alla prontezza dei medici, degli infermieri e degli operatori sanitari se non ci sono stati feriti o intossicati.
La Procura di Bari, anche in seguito ad una denuncia presentata dall’Azienda sanitaria Policlinico, ha aperto un fascicolo con l’ipotesi di reato di incendio doloso. Gli accertamenti sono stati delegati alla polizia scientifica e ai vigili del fuoco, che per tutta la notte e ieri mattina hanno effettuato rilievi e sopralluoghi. E anche se gli investigatori non si sbilanciano più di tanto, le primissime risultanze, appunto, lasciano pensare che non si sia trattato di un incidente.
Il pronto soccorso, rimasto chiuso per tutta la giornata di ieri prima per l’odore acre del fumo e poi per consentire le verifiche strutturali, impiantistiche e la messa in sicurezza degli ambienti interessati, oltre che per permettere alle forze dell’ordine di lavorare con calma, riaprirà questa mattina. L’inchiesta per il momento è nelle mani del procuratore facente funzione Roberto Rossi. Qualcosa di più sulle cause e sui possibili responsabili potrebbe emergere presto. Gli investigatori hanno acquisito i video delle telecamere di sorveglianza che riprendono le rampe di accesso e tutta la parte superiore, dove c’è l’ingresso del pronto soccorso.
La zona in cui si è sviluppato l’incendio, intorno alle 23, è nei sotterranei, ai quali si accede attraverso una rampa dopo aver superato una cancellata che però non è chiusa a chiave. Qui vengono appunto lasciati i rifiuti in attesa che un mezzo specializzato li ritiri una volta al giorno. “ù«Il sistema di rilevazione incendio - fa sapere il Policlinico - ha funzionato correttamente e sono stati immediatamente allertati i vigili del fuoco. I danni sono stati limitati agli ambienti e alle attrezzature». Di fatto la rete elettrica e la rete dati, già ripristinate poche ore dopo. Il resto del padiglione invece non solo non è stato interessato ma all’interno è continuata la normale attività. L’azienda ha precisato, inoltre, che «l’area in cui si è sviluppato l’incendio non ospita un deposito rifiuti, ma si tratta di uno dei punti di raccolta temporanei dei rifiuti prodotti nel padiglione, che vengono quotidianamente ritirati con appositi mezzi e portati nell’area ecologica. L’area ecologica per il deposito dei rifiuti ospedalieri è stata attrezzata a fine 2019 dalla direzione del Policlinico di Bari proprio per eliminare i depositi di rifiuti esistenti nei vari padiglioni».
Se l’ipotesi dolosa dovesse essere confermata resta difficile comprendere, al momento, il movente del gesto. Dalla direzione del Policlinico nessuno si sbilancia in attesa dell’esito delle indagini.