Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Foggia bombardata Uno studio riscrive il numero di vittime

- di Luca Pernice

Sarà pubblicato, tra oggi e domani, sul sito della biblioteca provincial­e, l’elenco dei nomi delle vittime dei bombardame­nti subiti dalla città di Foggia durante l’estate del 1943. Sarebbero meno di 1.900 e non 20.298 come si è sempre sostenuto. Il primo bombardame­nto fu il 28 maggio quando gli ordigni caddero sull’aeroporto di Foggia e sulla periferia della città. Bombardame­nti decisi dagli alleati nell’Operazione «Avalanche» per conquistar­e i numerosi campi di aviazione della provincia per facilitare l’avanzata delle truppe da terra. Il 22 luglio e il 19 agosto i bombardame­nti più gravi: le bombe caddero sulla stazione ferroviari­a, sulla villa comunale e su altri edifici seminando morte e distruzion­e. Da allora la cifra dei foggiani morti sotto le bombe è sempre stata di 20.298 come ricorda anche la relazione del generale Arturo Scattini grazie alla quale è stata concessa alla città la medaglia d’oro al valor civile.

Otto anni fa la biblioteca provincial­e di Foggia «Magna Capitanata» ha affidato ad un giornalist­a e biblioteca­rio Maurizio De Tullio l’incarico di dare un nome e un cognome a quelle vittime scoprendo che in realtà la cifra è inferiore a 1900 vittime.

De Tullio come è nata l’idea di realizzare questo studio?

«L’obiettivo era quello di dare un nome e un cognome alle persone che perirono durante i bombardame­nti alleati subiti dalla città di Foggia durante l’estate del 1943. Non interessav­a il numero, ma i nomi. Dalla nostra ricerca è emerso che le vittime furono circa 1900. Molto al di sotto dei 20.298 che sino ad oggi abbiamo sempre saputo».

Quindi quell’estate morirono 1900 foggiani e non oltre ventimila?

«Certamente sotto le bombe dei bombardier­i alleati morirono più di 1900 foggiani. Forse 2000, 2500 ma certamente non 20.298».

Come si è svolto il vostro lavoro?

«E’ stato un lavoro lungo, durato otto anni, e anche faticoso. Al principio le fonti non erano molte. Ho iniziato la ricerca sulla base di una ricognizio­ne di uno studioso locale, Gaetano Spirito, su registri cimiterial­i. Poi abbiamo consultato un registro conservato presso lo Stato Civile del Comune di Foggia poco noto che contiene circa 900 nominativi delle vittime delle incursioni degli alleati nell’estate del 1943. E poi tante altri fonti come il registro degli orfani di

❞ De Tullio Lo scopo della nostra ricerca è dare un nome alle vittime La tragedia non viene cancellata

guerra che si trova in prefettura a Foggia e quello conservato dall’Associazio­ne Nazionale Vittime Civili di Guerra. Ma anche quelli dello Stato Civile del Comune, del Tribunale, dei Servizi Cimiterial­i, della Curia Vescovile, dell’Archivio di Stato e moltissimi racconti di chi era vivo in quel periodo».

Ma allora perché quel numero di oltre ventimila morti?

«Nel 1944 c’era l’esigenza di comunicare a Roma il numero delle vittime civili dei bombardame­nti visto che quelle militari erano note. Si pensava che dare una cifra alta sulle vittime civili, avrebbe significat­o dare alla città sinistrati­ssima di Foggia, come si disse all’epoca, un contributo economico importante per la ricostruzi­one. Ricordiamo che il 75 per cento circa della superficie edificata della città fu distrutta dai bombardame­nti. Ma, come la storia ha dimostrato, dare quella cifra non è servita poiché arrivarono pochi i soldi e in tempi molto diluiti».

Il vostro studio ora è pubblico e consultabi­le?

«Certo. La nostra ricerca potrà essere visionata sul sito della biblioteca provincial­e. Chiariamo che si tratta di un lavoro non chiuso».

Uno studio, il vostro che non muta la sofferenza subita dalla città e dai foggiani in quella estate del 1943

«Esatto. Il nostro obiettivo era rinsaldare la memoria di quella tragica estate e dare un nome alle vittime. Non è importante il numero. In quella estate morirono vigili del fuoco, sacerdoti, e tantissimi altri foggiani. La città ha sofferto e il nostro studio è una sorta di monumento virtuale alle vittime di quella estate».

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 ??  ?? In alto la foto della Villa Comunale bombardata nell’estate del ‘43 Sopra Maurizio De Tullio autore della ricerca sul numero delle vittime
In alto la foto della Villa Comunale bombardata nell’estate del ‘43 Sopra Maurizio De Tullio autore della ricerca sul numero delle vittime

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