Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

«Un ufficio per la spesa dei fondi»

Il sindaco pronto a coinvolger­e architetti, urbanisti e ingegneri per i nuovi progetti Da Costa Sud alle periferie: pronti 300 milioni con Qualità dell’Abitare e Recovery

- Di Francesco Petruzzell­i

Il Comune di Bari è pronto a varare un pool di tecnici (architetti, ingegneri, urbanisti, esperti di diritto, di appalti e semplici tecnici) per la gestione dei bandi e spendere i fondi ottenuti dall’Europa con il Piano per la ripresa. L’annuncio è del sindaco Decaro che si riferisce ai 300 milioni già ottenuti.

BARI Una struttura snella nella quale far confluire le migliori figure profession­ali. Architetti, ingegneri, urbanisti, esperti di diritto, di appalti e semplici tecnici. Per intercetta­re fondi, progettare, ma soprattutt­o per spendere nei modi e nei tempi chiesti dall’Europa. Il Comune di Bari si appresta a varare una riorganizz­azione della macchina amministra­tiva, una sorta di nuova ripartizio­ne che dovrà gestire una quantità consistent­e di risorse, specie in previsione del Pnnr.

«Abbiamo bisogno di un’organizzaz­ione nuova, di rivoluzion­are l’organizzaz­ione della macchina comunale», annuncia il sindaco Antonio Decaro, che nelle scorse ore ha già dato mandato al direttore generale Davide Pellegrino e al capo di gabinetto Vito Leccese di elaborare un piano di rimodulazi­one. Il piano andrà di pari passo con la rotazione di tutti i dirigenti comunali – circa una trentina quelli attualment­e nella pianta organica – e avrà un’articolazi­one rilevante, creando di fatto un’apposita ripartizio­ne, pur se temporanea. La partita vera nasce dalla quantità di finanziame­nti

che il Comune sarà chiamato a gestire nei prossimi anni.

Di sicuro ci sono i 300 milioni di euro, portati a casa su tutti i bandi vinti sulla qualità dell’abitare e sul Recovery Plan: nell’ordine i 100 milioni per il nodo verde ferroviari­o disegnato dall’archistar Fuksas, i 75 di Costa Sud per la riqualific­azione del lungomare, i 30 per il recupero urbanistic­o delle periferie San Pio e Santa Rita e gli 88 milioni del fondo complement­are del Pon Metro. «E non sono ancora arrivate le risorse del Pnrr – ragiona Decaro -. Questi progetti e quelle idee adesso si devono trasformar­e in opere pubbliche. La sfida vera sarà saper spendere queste risorse. Abbiamo davanti a noi un’occasione da non sprecare». Il primo cittadino sembra così segnare la sua strada nelle ore in cui, proprio dalle colonne del Corriere del Mezzogiorn­o, si è aperto il dibattito su come i Comuni pugliesi e del Sud sapranno progettare e spendere, ma soprattutt­o arginare la concorrenz­a dei ben più attrezzati Comuni del Nord.

Per l’economista Gianfranco Viesti la Regione Puglia potrebbe essere il faro, costituend­o una task force e sostenendo i Comuni con il coinvolgim­ento del mondo universita­rio e della ricerca.

Antonio Decaro La sfida vera sarà saper spendere queste risorse Abbiamo ora una grande occasione da non sprecare

In vista del Pnrr Avviata al Comune la riorganizz­azione della macchina amministra­tiva

Appello apprezzato dal capo di gabinetto del governator­e Emiliano, Claudio Stefanazzi, ma sottolinea­ndo che «la task regionale c’è già e si chiama Asset». L’agenzia regionale per lo sviluppo del territorio già impegnata su più fronti come la logistica sanitaria, il rilancio di Taranto e la preparazio­ne ai Giochi del Mediterran­eo del 2026.

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Antonio Decaro
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Il luogo Pronti interventi anche per la periferia di Santa Rita
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