Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Sasso: «La Del Prete non deve chiudere» Romano: «D’accordo»
BARI La scuola Del Prete di Bari non s’ha da chiudere. Il sottosegretario all’istruzione, Rossano Sasso (in foto) entra a gamba tesa sulla ipotesi che la scuola del quartiere Carrassi possa diventare sede degli uffici dei servizi sociali del Comune. Una ipotesi, in verità, smentita dall’assessora comunale al ramo, Paola Romano che, nel dirsi disponibile a un confronto con il sottosegretario della Lega, precisa che «non è intenzione dell’amministrazione chiudere la scuola».
Anche in forma di ipotesi, Sasso la ritiene «irricevibile». «Se andiamo incontro ad una nuova ondata pandemica - attacca propio davanti alla scuola Del Prete dove ieri ha tenuto una conferenza stampa - pur di scongiurare la didattica a distanza dovremo mantenere il distanziamento. Allora mi sembra assurdo - ragiona il sottosegretario - con dei locali a disposizione, a prescindere dal numero degli alunni iscritti, rinunciare agli ambienti scolastici per farci degli uffici del Comune». Sasso esclude il ritorno alla Dad a settembre. «La scuola - dice - deve riprendere in presenza, senza se e senza ma. Altrimenti la nostra presenza al governo sarebbe davvero inutile. Poi spiega: «Questo governo ha stanziato centinaia di milioni di euro per la messa in sicurezza, impianti da reazione, sistemi di ventilazione meccanica, e per dare agli enti locali la possibilità di avere nuovi ambienti»
Gli spazi della scuola Del Prete, secondo Sasso, devono essere utilizzati «per sdoppiare le classi e garantire maggiore distanza. Ho ascoltato le famiglie - prosegue il sottosegretario - e a breve sentirò il sindaco e l’assessora Romano per cercare di capire».
«Siamo confortati dalla presenza del sottosegretario - dice Terry Marinuzzi, presidente di Scuole diffuse in Puglia, nel dare voce al coordinamento Salviamo la scuola Del prete - la battaglia a difesa dell’istruzione e degli interessi dei minori e non ha colore politico». Il coordinamento chiede «il ritiro della delibera del Municipio 2 di Bari con cui si destina il plesso a uffici» e alle istituzioni di «fissare un programma di ridefinizione del piano scolastico cittadino per riequilibrare l’offerta formativa e assicurare un piano di trasporti efficiente».