Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
«Taras e Vatl», dialogo fra potenze
Quando Taranto viene fondata nel 706 a. C. dagli spartani, Vatl (Vetulonia, in latino) è un centro già molto organizzato. Ha già almeno tre secoli di storia alle spalle. Ed è uno dei dodici insediamenti della potente dodecapoli etrusca composta da dodici città-stato, una lega di carattere economico, religioso e militare destinata a subire un declino a partire dal V secolo a. C. E, infatti, a differenza della nascente colonia magno-greca, Vatl sparisce per secoli, diventando un enigma sino alla fine dell’Ottocento, quando viene riscoperta dall’archeologo Isidoro Falchicui è intitolato il Museo di Vetulonia.
Dei rapporti tra le due civiltà si è occupato tanti anni fa il Convegno di Studi sulla Magna Grecia. E ora le relazioni tra questi «due giganti dell’Italia antica» vengono raccontate a Taranto con una mostra tematica in programma sino al 22 gennaio al Museo Archeologico MArTa. Intitolata «Taras e Vatl. Protagonisti del Mediterraneo
a confronto. Archeologia di Vetulonia a Taranto», l’esposizione è parte del più ampio progetto scientifico-culturale «Taras e Vatl» comprendente un’altra mostra al Museo Civico di Vetulonia e un convegno internazionale in calendario al MarTa dal 17 al 19 novembre prossimi. Artefice dell’iniziativa, con la responsabile del Museo Civico di Vetulonia, Simona Rafanelli, la direttrice del MarTa, Eva dell’Innocenti, che con Lorenzo Mancini ha pensato per Taranto all’allestimento di un contesto funerario realistico del VII secolo a. C., nella cui realizzazione sono stati coinvolti i cartapestai di Massafra, Piero Parisi e Mirco Salvo, e di Putignano, Nicola Genco. È stato ricostruito a grandezza reale il tumulo di Poggio Pelliccia così come appariva a Vetulonia prima di essere saccheggiato, corredato da diversi reperti, tra cui alcune fibule in oro e appliques in bronzo. Si tratta di un primo nucleo dell’esposizione, che nella seconda sezione illustra i costumi funerari e la cultura materiale di Taranto nello stesso periodo.