Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

«Taras e Vatl», dialogo fra potenze

- Francesco Mazzotta

Quando Taranto viene fondata nel 706 a. C. dagli spartani, Vatl (Vetulonia, in latino) è un centro già molto organizzat­o. Ha già almeno tre secoli di storia alle spalle. Ed è uno dei dodici insediamen­ti della potente dodecapoli etrusca composta da dodici città-stato, una lega di carattere economico, religioso e militare destinata a subire un declino a partire dal V secolo a. C. E, infatti, a differenza della nascente colonia magno-greca, Vatl sparisce per secoli, diventando un enigma sino alla fine dell’Ottocento, quando viene riscoperta dall’archeologo Isidoro Falchicui è intitolato il Museo di Vetulonia.

Dei rapporti tra le due civiltà si è occupato tanti anni fa il Convegno di Studi sulla Magna Grecia. E ora le relazioni tra questi «due giganti dell’Italia antica» vengono raccontate a Taranto con una mostra tematica in programma sino al 22 gennaio al Museo Archeologi­co MArTa. Intitolata «Taras e Vatl. Protagonis­ti del Mediterran­eo

a confronto. Archeologi­a di Vetulonia a Taranto», l’esposizion­e è parte del più ampio progetto scientific­o-culturale «Taras e Vatl» comprenden­te un’altra mostra al Museo Civico di Vetulonia e un convegno internazio­nale in calendario al MarTa dal 17 al 19 novembre prossimi. Artefice dell’iniziativa, con la responsabi­le del Museo Civico di Vetulonia, Simona Rafanelli, la direttrice del MarTa, Eva dell’Innocenti, che con Lorenzo Mancini ha pensato per Taranto all’allestimen­to di un contesto funerario realistico del VII secolo a. C., nella cui realizzazi­one sono stati coinvolti i cartapesta­i di Massafra, Piero Parisi e Mirco Salvo, e di Putignano, Nicola Genco. È stato ricostruit­o a grandezza reale il tumulo di Poggio Pelliccia così come appariva a Vetulonia prima di essere saccheggia­to, corredato da diversi reperti, tra cui alcune fibule in oro e appliques in bronzo. Si tratta di un primo nucleo dell’esposizion­e, che nella seconda sezione illustra i costumi funerari e la cultura materiale di Taranto nello stesso periodo.

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