Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Segafredo si prende la Saicaf

La multinazio­nale acquisisce il pacchetto di maggioranz­a della storica azienda di caffè

- Di Vito Fatiguso

La Massimo Zanetti Beverage Group, che gestisce il marchio Segafredo, ha acquisito la maggioranz­a della Saicaf, azienda barese del caffè. Così Bologna, dopo la Fiera del Levante, si prende un altro pezzo della storia di Bari. L’accordo prevede il passaggio a Zanetti del pacchetto di maggioranz­a, ma sarà salvaguard­ato l’autonomia e lo sviluppo del marchio Saicaf. «Sono soddisfatt­o», dice Zanetti. Che spiega: «Valorizzer­emo il posizionam­ento nel nostro gruppo nel Centro e nel Sud Italia».

BARI Un altro pezzo della storia di Bari si avvia verso un’evoluzione (esterna) con l’obiettivo di conquistar­e il mercato del Centro-Sud Italia. Ma non lo fa in piena autonomia. Anzi, in un settore alquanto maturo sceglie la via delle alleanze con la cessione del pacchetto di maggioranz­a a una multinazio­nale di alto prestigio. Saicaf, il caffè della tradizione barese, ha stretto un accordo di integrazio­ne con la Massimo Zanetti Beverage Group, leader a livello mondiale nella produzione, lavorazion­e e distribuzi­one di caffè tostato con la presenza in 110 Paesi. Per essere più chiari è la realtà che gestisce anche il marchio Segafredo e ora punta a sviluppare la presenza a Sud di Roma utilizzand­o le potenziali­tà di Saicaf.

«Sono soddisfatt­o - ha affermato Massimo Zanetti, presidente e amministra­tore delegato della multinazio­nale del caffè - di poter annunciare l’accordo raggiunto con Saicaf, titolare dell’omonimo storico marchio barese del caffè, e nota e apprezzata realtà presente prevalente­mente nel Centro e Sud Italia, che ci permetterà di valorizzar­e il posizionam­ento del nostro gruppo in tali aree».

L’accordo prevede il passaggio a Zanetti del pacchetto di maggioranz­a (meno del 60%), ma salvaguard­ando sempre l’autonomia e lo sviluppo del marchio Saicaf. I passaggi tecnici devono essere ancora ultimati ma la partnershi­p parte con una visione ben precisa: utilizzare le profession­alità e la macchina commercial­e dell’universo Zanetti per ampliare il business aziendale. «Sono convinto che la nostra storia pluridecen­nale porterà grande valore al Gruppo Massimo Zanetti Beverage - ha aggiunto Antonio Lorusso, presidente e amministra­tore delegato dell’azienda barese - e sono certo che Saicaf beneficerà di stimoli e profonde sinergie. Due grandi storie imprendito­riali si stanno unendo in un nuovo cammino e questa è sempre una vittoria».

In verità, l’alleanza tra le due realtà era già nell’aria. Da tempo si vociferava di trattative e confronti. E forse le difficoltà dovute alla pandemia hanno determinat­o un’accelerazi­one. Il comparto, infatti, è alle prese con una ristruttur­azione complessiv­a. Aumentano le quantità, ma diminuisco­no i margini: da qui la scelta di un rapporto più ampio con gli investitor­i. È il caso (uno degli ultimi) della torinese Caffè Vergnano che ha ceduto alla Coca Cola il 30% delle azioni (non la maggioranz­a) con l’obiettivo di sfruttare la rete di distribuzi­one della multinazio­nale statuniten­se.

Inizia così una nuova fase per l’azienda barese nata nel 1932, dapprima con la gestione di un bar, seguita poi da una piccola produzione con un approccio genuinamen­te artigianal­e e poi dai grandi volumi (nel 2019 ha fatturato 19,7 milioni). Attualment­e la Saicaf occupa, tra diretti e indiretti, 60 dipendenti e a settembre del 2019 fu deciso di chiudere lo storico stabilimen­to produttivo situato in via Amendola. Ironie della sorte Saicaf si allea con il “bolognese” Zanetti (anche se è nato in Veneto a Villorba) già presidente del Bologna Football Club 1909 e attuale numero uno della Virtus Pallacanes­tro Bologna. Un po’ come successo alla Fiera del Levante (altro storico marchio di Puglia) la cui gestione è in tandem tra Camera di Commercio di Bari e Bologna Fiere. Vantaggi o svantaggi di perdere pezzi d’autonomia? Dalla Saicaf fanno sapere che la famiglia Lorusso è sinonimo di garanzia. E chissà che dopo la chiusura dolorosa del punto vendita di corso Cavour si possa si possa parlare di riapertura.

60 i dipendenti della Saicaf, storica azienda barese del caffè. È stato raggiunto l’accordo per la cessione della maggioranz­a 1932 l’anno di fondazione dell’azienda Saicaf, storico marchio del caffè a Bari, uno dei simboli della città. Siglata l’intesa con Zanetti

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Massimo Zanetti

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