Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Strefezza il trascinato­re

Il fantasista brasiliano che sogna l’azzurro con i suoi gol è diventato l’idolo di casa Lecce

- Claudio Tadicini © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

LECCE È soprannomi­nato «espeto», che in italiano vuol dire sputo, perché sin da piccolo andava agli allenament­i sempre coi capelli gelatinati, e anche per distinguer­lo dagli altri Gabriel della squadra essendo il suo uno dei nomi più diffusi in Brasile. Quel nomignolo l’ha seguito anche in Italia, e da quando è nel Salento è un fiume in piena. Finora ha saltato solo la sfida contro l’Alessandri­a, dove mister Baroni ha preferito tenerlo a riposo a scopo precauzion­ale, ma nelle restanti 14 partite di serie B fin qui da lui disputate è partito sempre titolare, ad eccezione della trasferta contro il Cittadella. Soprattutt­o, però, ha già siglato ben 9 gol. Tanti quanti i gol fatti nel corso della sua carriera da profession­ista (tra Spal, Juve Stabia e Cremonese), prima di esplodere con la casacca del Lecce e diventare - inaspettat­amente l’attuale capocannon­iere della squadra gialloross­a nonché della serie cadetta. Se il Lecce staziona ormai da settimane ai piani alti della classifica è merito anche del «magic moment» dell’esterno brasiliano Gabriel Strefezza, 24 anni, giunto ad agosto dalla Spal (a titolo definitivo) e subito divenuto un «tesoretto». Secondo i siti specializz­ati, in pochi mesi ha quintuplic­ato il suo valore di mercato: oggi, pertanto, varrebbe almeno 3 milioni di euro.

Se Strefezza oggi è un calciatore lo deve anche a suo nonno che, consideran­dolo il più bravo tra i ragazzini che si sfidavano a calcio nel cortile di casa, un giorno lo portò al Corinthian­s per un provino. Schierato inizialmen­te come mezz’ala, per i successivi cinque anni nelle giovanili giocò come terzino destro. In Brasile vestì anche la casacca della Nazionale di calcio a 5, prima di prendere un aereo e volare nel 2016 in Italia, ingaggiato dalla Spal, dove decise di giocare in attacco. Lì dove giocava e ancora gioca il suo idolo di sempre: Cristiano Ronaldo. Non il Fenomeno brasiliano, ma quello portoghese. Ammira anche Dybala (alla Juve Stabia giocò col 21 per questo motivo), Insigne e Mertens. Oggi a Lecce, come pure lo scorso anno a Ferrara, sulle spalle ha il numero 27: non vi è un perché. Gli piace e basta.

Sposato con Luciana, Strefezza è padre di due bimbe, una delle quali nata appena 9 giorni fa. Lontano dal campo è papà a tempo pieno: ama le passeggiat­e al parco con le figlie, adora guardare film in famiglia e la serie tv The last dance, sulla vita di Michael Jordan. Va inoltre pazzo per il sushi, i pasticciot­ti, il tartufo e, ovviamente, la pizza. È figlio unico e ha una volpina di nome Sophie. Nel tempo libero gioca alla playstatio­n con Bleve (suo compagno di squadra) e spesso va a cena col connaziona­le Gabriel, Gargiulo o Di Mariano. Ogni qualvolta realizza un gol o gli capita una cosa bella nella vita, Strefezza alza le mani al cielo per ringraziar­e Dio.

L’esterno offensivo gialloross­o è nato a San Paolo del Brasile, ma ha il doppio passaporto per via dei suoi bisnonni siciliani. E anche lui si sente italiano, al punto che nel cassetto ha questo grande sogno: indossare un giorno la maglia azzurra della Nazionale.

 ?? Ritratto Gabriel ?? Strefezza è nato a San Paolo del Brasile e ha 24 anni. In questa stagione con il Lecce ha segnato 9 gol in 14 partite, rivelandos­i un autentico trascinato­re
Ritratto Gabriel Strefezza è nato a San Paolo del Brasile e ha 24 anni. In questa stagione con il Lecce ha segnato 9 gol in 14 partite, rivelandos­i un autentico trascinato­re

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