Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Nell’atelier del migrante che crea borse d’autore
Lawrence Thomas, dopo un viaggio tormentato per lasciare la Nigeria e aver vissuto la difficile quotidianità del ghetto di Borgo Mezzanone, è diventato un abile artigiano confezionando borse di pregio. La sua sofferta esistenza si è trasformata nel sogno di sentirsi parte attiva di una nuova realtà e non più emarginato. L’integrazione gli ha ridato fiducia nel futuro, soprattutto ora che ha aperto a Foggia uno showroom Le chicche di Lau dove il 35enne sarto produce e mette in vetrina i suoi manufatti di qualità. «Nell’aprile del 2014 decisi di partire per raggiungere l’Italia e trovare un lavoro», racconta Lawrence. Avevo conseguito il diploma e frequentavo la chiesa evangelica. Il distacco dalla mia famiglia fu doloroso». In quella valigia carica di speranza c’erano anche tante e incognite. «Salii su un pullman sgangherato, pagando l’autista con i pochi risparmi che avevo. Una traversata infinita durata 15 giorni per raggiungere la Libia. Arrivato a Tripoli, grazie ad un mio amico, trovai posto su un barcone dove erano stipate un centinaio di persone, anche donne e bambini. Dopo l’approdo in Sicilia, fummo trasferiti in aereo a Bari per poi raggiungere Borgo Mezzanone. Lì ho vissuto 4 anni in una baracca, nella totale precarietà. Un giorno andai a Foggia per comprare una macchina da cucire giocattolo usata. Cominciai a fare delle piccole riparazioni, lavoretti di sartoria per i miei connazionali e gli amici del campo migranti». Nella chiesetta evangelica di Borgo Mezzanone, Lawrence conobbe don Rosario De Rosa. Fu lui a regalargli una nuova macchina da cucire. Lawrence realizzò dei grembiuli per gli addetti alla mensa dei poveri della parrocchia. Nell’autunno del 2018, grazie all’aiuto del gruppo di cattolici che lo aveva praticamente adottato, Lawrence assistito dalla Caritas diocesana andò ad abitare in una stanza presa in fitto a Foggia. Inizialmente fece il lavapiatti in un ristorante. Poi, arrivò la tanto attesa svolta. «La signora Maria Buono del Rotary Club di Foggia mi offrì la possibilità di frequentare un corso di sartoria - afferma - così ho imparato altre tecniche del mestiere. Il Rotary mi ha anche donato una vera macchina professionale dove cucio, intarsio e ricamo materiali di riciclo come cuoio e tessuti per ideare e produrre borse originali e colorate. La mia è una sorta di vocazione che oggi sono riuscito a mettere in pratica, lavorando sodo e affidandomi alla preghiera». Lawrence Thomas, dopo aver vinto un finanziamento del programma Pin Giovani della Regione Puglia, ha avviato da poco un atelier laboratorio. «Ora sono veramente felice e mi sento un uomo libero. Devo tutto questo a Dio e a quanti mi hanno accolto con affetto».