Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Sanità promossa a Roma, l’attacco di Zullo

Il consiglier­e di FdI: «Ci viene il sospetto che ai ministeri siano forniti dati non veritieri»

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BARI «Sulla sanità solo propaganda e proclami». Questo il giudizio di Ignazio Zullo, capogruppo di FdI in Consiglio regionale, a proposito del risultato conseguito dalla Regione nell’ultima verifica al tavolo ministeria­le (ne abbiamo parlato anche ieri). Il direttore del dipartimen­to, Vito Montanaro, venerdì ha guidato la delegazion­e pugliese al tavolo di «verifica degli adempiment­i» su due materie: quella amministra­tiva e contabile (il cosiddetto Piano operativo) e quello sanitario sui Lea (livelli essenziali di assistenza). Dall’altra parte i rappresent­anti dei ministeri delle Finanze e della Salute. «Questi ultimi – dice

Montanaro – hanno comunicato la positiva conclusion­e delle verifiche sui Lea 2019, certifican­do il pieno raggiungim­ento degli obiettivi assegnati alla Puglia. Il risultato rappresent­a l’esito di un lungo processo di migliorame­nto struttural­e della capacita di erogazione dei Lea». Secondo l’indice sintetico di valutazion­e, la Puglia ha conquistat­o 193 punti, 21 dei quali accumulati negli ultimi due anni (questo perché si può rispondere alle criticità rilevate negli anni successivi). Questo risultato lo sblocco di 72 milioni (risorse del fondo sanitario congelate in attesa della verifica sul soddisfaci­mento dei Lea). Inoltre è stato «verificato positivame­nte» il bilancio consolidat­o 2020 (cioè di tutte le Asl) della Puglia. «È stato garantito l’equilibrio dei conti e la copertura di tutti i costi sostenuti – dice Montanaro – nonostante la gestione della pandemia da covid».

La reazioni di Zullo è perentoria: «Peccato – dice il capogruppo di FdI – che non se ne accorgano gli operatori e i pazienti di cotanta efficienza: lunghe liste di attesa, screening oncologici interrotti, assenza di assistenza domiciliar­e, ritardi e impossibil­ità nell’accesso alle prestazion­i di riabilitaz­ione e di assistenza protesica, servizi di pronto soccorso intasati. Per non dire dell’assistenza residenzia­le e nei centri diurni agli anziani non autosuffic­ienti e ai disabili, senza il sostegno della quota sanitaria pubblica». Zullo adopera anche il registro ironico: «Francament­e c’è il dubbio che vengano trasmessi ai ministeri e all’Agenas dati non veritieri. Oppure che chi verifica i dati commetta qualche errore. Ironia a parte, c’è una sola certezza: in Puglia la sanità, per dirla alla Vasco, è un bicchiere di efficienza in un mare di propaganda e di proclami». Non è finita. Zullo trova «sbagliato» tenere una riunione ai tavoli ministeria­li «senza la partecipaz­ione delle rappresent­anze dei cittadini: non comprender­e il punto di vista dei fruitori del servizio sanitario non rende credibile la valutazion­e prodotta sulla Puglia».

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Ignazio Zullo, capogruppo di FdI nel Consiglio regionale pugliese

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