Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
«Apulia», la grande stagione di una rivista per il Sud
Un volume celebra l’impresa culturale ideata da Giorgio Primiceri, fondatore della Banca Popolare Pugliese, e diretta per 35 anni da Aldo Bello
C’è stata a cavallo degli anni Duemila una rivista che è diventata cenacolo di tanti studiosi e artisti pugliesi, ma progressivamente ha anche accolto contributi provenienti da intellettuali ed economisti nazionali e internazionali. Stiamo parlando di Apulia, la rivista ideata da Giorgio Primiceri, presidente di quella che allora, siamo nel 1975, si chiamava Banca Popolare di Matino e Lecce, e sarebbe poi diventata di lì a poco Banca Popolare Pugliese. Primiceri affidò il compito di coordinare la rivista a un giovane giornalista di origine salentine ma già affermato in Rai, Aldo Bello, che di lì a poco sarebbe diventato direttore del Gr1.
Iniziò così una grande stagione di idee e contributi che mettevano in contatto studiosi italiani e internazionali: nel primo numero del trimestrale Apulia c’erano saggi di Guglielmo Tagliacarne, economista e statistico tra i più importanti in Italia, Claudio Alemanno, studioso delle dinamiche meridionali, Donato Moro, che proponeva un saggio sull’abbazia di Casole, Guglielmo Petroni, che argomentava su Girolamo Comi, Mario Praz, che gettava uno sguardo attento sulla Puglia, e lo stesso Aldo Bello, che fotografava le cifre economiche del Salento. La rivista continuò il suo compito fino al 2010. Nell’ultimo numero c’erano saggi di Carlo Azeglio
Ciampi, Joseph Stiglitz, Paul Krugman, Paolo Savona, Maxim Volker. Una grande stagione di confronti e studi che Giorgio Primiceri aveva intelligentemente traguardato e la Banca Popolare Pugliese aveva proseguito negli anni, sotto la guida di Raffaele Caroli Casavola prima e Vito Primiceri poi. La prematura morte di Aldo Bello interruppe quel disegno.
Per evitare che tutto questo lavoro e questa fucina di idee vengano dimenticati, la Banca Popolare Pugliese ha affidato al professor Lorenzo Madaro la realizzazione di un volume antologico che ricorda l’impegno di 35 anni di scritti e discussioni, con un focus particolare su cultura e arte. Il volume è stato presentato al Museo Castromediano, con l’intervento di alcuni tra i protagonisti di quella stagione. «La rivista della Banca Popolare Pugliese ha rappresentato una torre di avvistamento sistematica in diversi ambiti della cultura, spaziando dall’economia alle arti visive», scrive Madaro, docente di Storia dell’arte presso l’Accademia di Belle Arti di Catania. L’antologia si concentra sull’arte e la letteratura, approfondendo il lavoro di alcuni autori militanti come Antonio Verri, e degli artisti a cui è intimamente legata la collezione della banca, da Gaetano Martinez a Tonino Caputo».