Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Calcio più Vicino Il portiere scrittore dedica un libro all’amico disabile

- di Nicola Lavacca

BARI Tra un volo plastico all’incrocio dei pali e un’acrobazia per difendere la porta, Paolo Vicino è riuscito a parare anche le insidie della non facile quotidiani­tà del suo amico inseparabi­le Michele Lacarpia costretto a muoversi su una sedia a rotelle perché affetto da tetrapares­i sin dalla nascita. Il 26enne portiere del Gravina (serie D) da oltre 12 anni si prende cura di lui, lo assiste con amore fraterno e spirito solidale. Un legame splendido e sincero che Paolo, cresciuto calcistica­mente nel settore giovanile del Bari, ha raccontato in un libro dal titolo emblematic­o: Oltre le apparenze. «Ho conosciuto Michele sui banchi dell’istituto tecnico commercial­e Bachelet di Gravina, città dove siamo nati entrambi – dice - e rimasi subito colpito dal suo sguardo profondo e dal suo sorriso, nonostante non avesse l’uso della parola. Sentii dentro di me un sussulto e decisi di dedicare parte del mio tempo a lui. Da allora è nata un’amicizia sincera e granitica che dura ancora oggi. Siamo come due fratelli. Il nostro è un cammino di condivisio­ne, costellato di tanti bei momenti nonostante le inevitabil­i difficoltà. Quando lo vedo gioioso e sorridente mi sento felice anch’io. Se le giornate sono belle, lui è dietro la mia porta per incoraggia­rmi e tifare per il Gravina».

Paolo Vicino è un po’ il buon samaritano del calcio di casa nostra. Capita spesso di vederlo spingere la carrozzina, oppure caricarsi sulla spalle Michele per farlo entrare in auto e portarlo magari in un locale dove trascorrer­e instata sieme alcune ore di svago. L’idea di scrivere un libro per raccontare anche le mille sfaccettat­ure del mondo della disabilità, è maturata quando Paolo, che frequenta il secondo anno di Scienze motorie, era il portiere di riserva del Lecce in Lega Pro nel campionato 2017-18. «Sul piano calcistico fu una stagione indimentic­abile perché il Lecce arrivò primo conquistan­do la serie B. Ero il vice di Perucchini, ma pur non giocando provai la gioia di vincere un campionato. Un bel giorno, dopo un allenament­o, mi venne l’ispirazion­e di narrare la splendida amicizia con Michele. Un libro che ho scritto di getto. Il mio messaggio è rivolto soprattutt­o ai giovani per far capire loro quanto sia essenziale avere disponibil­ità d’animo verso il prossimo. E’ un’esperienza unica che ha cambiato la mia vita».

Pagine intrise di affetto e benevolenz­a, attraverso una descrizion­e dettagliat­a e scorrevole da cui traspare la grande umanità di Paolo che ha fatto tutto in proprio. «Ho affrontato le spese per la pubblicazi­one del libro perché credo fortemente nel mio progetto», dice. «Con i risparmi ho sostenuto i costi per la struttura del testo, le illustrazi­oni e l’impaginazi­one a cura di Salvatore Renna. Poi, per la stampa di 2 mila copie mi sono affidato alla tipografia Eurografic­a di Michele Cataldi.

❞ Paolo Vicino Con Michele ci conosciamo dai tempi della scuola Mi segue dietro la porta e tifa per me e il Gravina

Ci tenevo tantissimo a trasmetter­e valori e sensazioni che hanno lasciato in me una traccia indelebile».

Il portiere-scrittore dal cuore grande ha ora un sogno: creare l’associazio­ne “Paolo e Michele” e realizzare un centro di aggregazio­ne per i ragazzi disabili a Gravina. «Credo sia la strumento migliore per favorire l’inclusione e lo stare insieme – afferma Paolo Vicino impegnato come non mai con la squadra gialloblù della sua città -. Io e Michele stiamo andando nelle scuole per presentare il libro».

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