Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Lezioni riprese tra disagi e proteste Insegnante positiva, studenti in Dad
Le scuole sono appena riprese tra scioperi, proteste e disagi e spuntano anche le prime positività, che hanno già costretto alcuni dirigenti scolastici a disporre did o dad. Sta accadendo un po’ in tutta Italia ed anche in Puglia, a Trepuzzi, in provincia di Lecce, dove un’insegnante del polo comprensivo “Giuseppe Costantino Soz” è risultata positiva al Covid, facendo scattare per gli studenti di due classi due giorni di didattica digitale integrata, in attesa dell’esito dello screening collettivo.
Il provvedimento, adottato dalla dirigente scolastica Anna Maria Valzano, coinvolge una trentina di giovani studenti, che dovranno seguire le lezioni da casa. Per tutti – spiegano dal Comune di Trepuzzi – il Sisp di Campi Salentina ha disposto uno screening “tempo zero”: torneranno subito in aula qualora dovessero essere tutti negativi. «Nessun allarme e nessun focolaio» dichiara il sindaco Giuseppe Taurino, tranquillizzando la sua cittadinanza: «La situazione è sotto controllo». Attesi per oggi gli esiti dello screening.
I problemi della scuola, però, non sono legati soltanto ai contagi da Covid. Perché – come riferito prima della loro riapertura anche dall’assessore regionale all’Istruzione Sebastiano Leo - mancano mascherine Ffp2 nonché docenti e personale scolastico, in quarantena perché risultati positivi al virus e alle sue varianti. E c’è anche la questione dei trasporti che, riferiscono in una nota congiunta Unione degli Studenti ed i rappresentati d’istituto di otto scuole superiori di Bari, auspicandone un miglioramento, sono troppo spesso «sovraffollati e inefficienti».
«Siamo rientrati a scuola nell’incertezza più totale – scrivono – dopo due anni di pandemia, ci siamo trovati nuovamente a vivere un rientro disastroso. La curva dei contagi delle ultime settimane rendeva chiara la necessità di trovare soluzioni adeguate, per tutelare il nostro diritto alla salute». Oltre a mascherine Ffp2 e tamponi gratuiti, gli studenti baresi chiedono «priorità nelle vaccinazioni» ed anche il ripristino della Dad, «uno strumento che in questo momento potrebbe essere utile, di cui però occorre regolamentare l’utilizzo a livello nazionale, per limitarla nel tempo e garantire a tutti una didattica di qualità».