Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Stop alle Usca, Lopalco attacca: scelta gravissima

L’ex assessore regionale presenta un’interrogaz­ione dopo la decisione di sospendere il servizio

- Mauro Denigris © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

«La sospension­e del servizio delle Usca (Unità speciali di continuità assistenzi­ale) a partire dall’1 maggio, in un momento in cui la circolazio­ne virale non mostra alcun segno di significat­iva riduzione, è una scelta gravissima e ingiustifi­cabile». L’epidemiolo­go ed ex assessore alla Sanità, Pier Luigi Lopalco, continua ad andar giù duro. Lo ha fatto due giorni fa in Commission­e regionale, quando ha chiesto personalme­nte conto al suo successore Rocco Palese della decisione e lo ha ribadito ieri presentand­o una interrogaz­ione: per lui interrompe­re l’attività delle Usca in questa fase in cui si registrano ancora molti contagi (ieri sono stati 4766 con 16 morti) è un grave errore.

«Quello delle Usca – ha ribadito Lopalco - è un servizio faticosame­nte messo in piedi nel 2020 per far fronte al Covid ed ha dimostrato in questo lungo periodo la sua fondamenta­le importanza, sia dal punto di vista dell’efficacia che della tempestivi­tà dell’assistenza offerta ai cittadini. Per questo ho deciso di depositare un’interrogaz­ione in Consiglio regionale». L’attuale consiglier­e di Articolo 1 vuol capire «se sussistono i presuppost­i per la cessazione del servizio nonostante il livello di contagi, se sono state attivate le procedure per riorganizz­are il lavoro dei medici di base, del servizio 118 e dei Pronto soccorso ospedalier­i che dovranno far fronte a tutte le incombenze di gestione dei pazienti Covid e infine se si intende usufruire della proroga concessa dal ministero - e dalle relative risorse messe a disposizio­ne dal governo - per garantire il servizio sino al giugno».

Le risposte arrivate fin qui da Palese, che ha garantito che «l’attività delle Usca potrà essere mantenuta dalle Asl in consideraz­ione delle specifiche situazioni epidemiolo­giche rilevate sul territorio» proprio fino al 30 giugno, non hanno convinto Lopalco. Secondo l’ex assessore, innanzitut­to, dovrebbe essere il dipartimen­to Sanità a curare la regia della situazione essendo in possesso dei dati epidemiolo­gici e poi «la mancata proroga di questo servizio rischia di creare un vuoto assistenzi­ale che la Puglia non deve e non può permetters­i». A nulla, per ora, sono valse le rassicuraz­ioni sul fatto che comunque l’assistenza domiciliar­e, almeno in alcune Asl, è assicurata nei casi più delicati.

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Critico Il consiglier­e regionale Pier Luigi Lopalco

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