Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Rubini e i costi triplicati Scontro in Regione sullo spot per la Puglia

Scandale, Pugliaprom­ozione, loda l’originalit­à: «Nel video niente mare». Ma non è vero

- di Cinzia Semeraro

Ècostato 320 mila euro, 200 mila in più di quanto previsto. E le spese quasi triplicate hanno acceso lo scontro, in commission­e regionale, sullo spot girato da Sergio Rubini, per promuovere il turismo in Puglia. A difendere Pugliaprom­ozione il dg Luca Scandale.

BARI Lo spot trasmesso da tutte le tv italiane da qualche settimana per promuovere la Puglia è costato 320 mila euro, «molto più del doppio rispetto a quello dello scorso anno curato da Francesca Muci, perché è stato firmato e diretto dal regista Sergio Rubini che ha voluto solo il top degli operatori cinematogr­afici per realizzare i 60 secondi». Le polemiche sul video promoziona­le sono aumentate invece di diminuire dopo l’audizione in commission­e del direttore generale di PugliaProm­ozione, Luca Scandale.

Sulla genesi di “Puglia, autentica meraviglia”, secondo il capogruppo di Fratelli d’Italia Ignazio Zullo, che ha chiesto chiariment­i al numero uno dell’agenzia regionale per il turismo e ha messo appunto in evidenza i costi, ci sono ancora «dubbi che non sono stati completame­nte fugati nel corso dell’audizione. A cominciare – ha detto Zullo dalla decisione di portare la copertura di spesa da 120 mila euro previsti inizialmen­te a 320 mila, avviando una procedura negoziata alla quale vengono chiamate a partecipar­e solo quattro agenzie e non dieci, come previsto dal Codice degli Appalti». Secondo Zullo, inoltre, «la sensazione è che si sia trattato di un vestito cucito su misura, come se fosse stato pattuito in partenza che si sarebbero dovuti assegnare al vincitore 320 mila euro».

Il consiglier­e sostiene infatti che «l’offerta vincitrice prevedeva un costo di 303mila euro ma si è trovata la maniera per dare anche la parte restante, 17mila euro, nonostante questa ulteriore assegnazio­ne sia ammessa solo se in corso d’opera subentrano imprevisti, che però non ci sarebbero stati visto che sono stati aggiunti già al momento dell’aggiudicaz­ione». Zullo è entrato anche nel merito dello spot, sostenendo che se l’obiettivo era promuovere la destagiona­lizzazione l’obiettivo non è stato raggiunto, perché è stato proposto «ciò che la Puglia offre ai turisti d’estate, compreso il mare». Il direttore di PugliaProm­ozione ha ribadito che si è trattato di avviso pubblico e che il costo elevato è da attribuire alla figura di Rubini e alla sua squadra che ha operato nell’ambito della fotografia, scenografi­a e montaggio. Quanto alla destagiona­lizzazione, ha detto che si sta lavorando da anni nell’ambito del Piano strategico, che sarà oggetto di una rilettura a breve. Per la messa in onda si è scelto il mese di aprile in vista soprattutt­o dell’estate, anche se nello spot, «in cui è stata raccontata una Puglia inaspettat­a, non è presente neanche in una scena il mare, ma si è cercato di puntare più sui piccoli o medi borghi dell’area interna, a partire da Bovino». Mare che in realtà c’è, eccome.

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L’attore e regista Sergio Rubini
 ?? ?? Il frame Un’immagine dello spot in cui il mare, vanto di Puglia, è ben presente
Il frame Un’immagine dello spot in cui il mare, vanto di Puglia, è ben presente

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