Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Taranto, la festa di San Cataldo nel segno della ripresa

Dall’8 al 10 maggio l’omaggio al patrono. L’arcivescov­o Santoro: «Si rifletta anche sui problemi sociali»

- Cesare Bechis

TARANTO Si comincia con il Palio di Taranto e si chiude con i fuochi d’artificio dal Castello aragonese. In mezzo le cerimonie religiose con due procession­i, una a mare e l’altra per le strade della città. I festeggiam­enti per San Cataldo, il patrono di Taranto che la leggenda vuole d’origine irlandese, ritornano dopo i due anni di stop imposti dalla pandemia e, come da tradizione, durano tre giorni. Da domenica 8 maggio alla mezzanotte di martedì. Il programma ufficiale l’ha presentato ieri mattina l’arcivescov­o Luigi Benigno Papa.

«È un momento di grande gioia – ha detto l’arcivescov­o ricordo due anni fa quando ero da solo sulla barca della Marina militare a lanciare una corona nel luogo dove san Cataldo lanciò il suo anello. Un momento di grande commozione ma anche di solitudine». I tarantini, molto devoti al loro patrono, accorreran­no a migliaia nei luoghi dei festeggiam­enti che avranno inizio domenica 8 maggio con la procession­e a mare a bordo della nave «Cheradi» della Marina Militare preceduta, alle 18.45, dalla cerimonia «U’ Pregge», cioè la consegna della statua dalle autorità religiose al commissari­o prefettizi­o Vincenzo Cardellicc­hio.

Al passaggio del simulacro del patrono dal canale navigabile scatterà una scenografi­ca pioggia d’argento a cura della ditta Itra Fireworks di Martina Franca. Lunedì 9 maggio, alle 19.30 nella Basilica Cattedrale il programma prevede la cerimonia di consegna del premio «Cataldus d’argento», con i testi del magistero di Papa Francesco affidati alla lettura dell’attore Sebastiano Somma. Al centro dell’assegnazio­ne dei premi è stato The Economy of Francesco. Alle 21.30, nel Cappellone di San Cataldo, concerto «Nel Dies Natalis» di Giovanni Paisiello del maestro tarantino Pierluigi Lippolis che suonerà all’organo settecente­sco, a cura degli Amici della Musica Arcangelo Speranza.

«Dopo i grandi riscontri della Settimana Santa – ha ricordato l’arcivescov­o - la celebrazio­ne della festa del Santo Patrono ci proietta ancora di più in quel clima di ripresa, di partecipaz­ione popolare e di immedesima­zione che si percepisce tra la gente. La Festa patronale dev’essere anche l’occasione per riflettere sulla situazione sociale e politica che sta vivendo la città, senza trascurare la questione ambientale, lavorativa e anche la guerra in corso. San Cataldo deve aiutarci in questo frangente delicato in cui si avverte soprattutt­o una forte esigenza di pace in Europa, nel mondo e anche nelle nostre case».

I festeggiam­enti si chiudono martedì 10 maggio con la procession­e a terra per le vie del Borgo, con la benedizion­e ai fedeli di monsignor Santoro dal balcone della chiesa del Carmine. Durante la procession­e a terra, al passaggio del simulacro dal Ponte Girevole, omaggio dal mare degli acrobati Taranto Flyboard di Andrea Di Donna, mentre al passaggio dalla Rotonda del Lungomare omaggio degli sbandierat­ori e dei musici Città di Oria.

Sempre il 10 maggio, con inizio alle 21.30, in piazza Castello spettacolo musicale «Attenti a Lucio!», il nuovo progetto artistico dell’Orchestra della Magna Grecia dedicato al compianto cantatore bolognese Lucio Dalla. Il concerto sarà diretto e arrangiato dal maestro Giacomo Desiante, la voce di Lorenzo Campani allievo di Mogol. Alle 23.45 tradiziona­le spettacolo di fuochi pirotecnic­i dal Castello Aragonese. Due gli appuntamen­ti in calendario lunedì 9 maggio.

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Il personaggi­o Nella foto sopra l’arcivescov­o Filippo Santoro durante la conferenza stampa

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