Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Commercio, il grande flop Bari resta fuori dai distretti

Scaduti i termini, in bilico 450 mila euro. Palone: «Pronti a recuperare»

- Vito Fatiguso © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Il Comune di Bari non chiude il cerchio sulla costituzio­ne del distretto urbano del commercio. E la Regione, scaduto il termine del 30 aprile scorso, revoca i fondi. Si tratta di iniziali 90 mila euro che salgono a 450 complessiv­i proiettati su altri due bandi. «Siamo in contatto con gli uffici - spiega Carla Palone, assessora allo Sviluppo Economico del Comune di Bari per chiarire la situazione».

BARI «Considerat­o che da parte del Comune di Bari non risulta a oggi pervenuta alcuna documentaz­ione...si comunica l’avvio del procedimen­to di revoca del contributo concesso in applicazio­ne dell’articolo 13.1 del bando in oggetto e con le modalità previste all’articolo 13.4». Così una comunicazi­one della Regione Puglia in merito al bando per i «Distretti urbani del commercio». Con una particolar­ità: di tutti i progetti presentati solamente quello di Bari non è andato in porto facendo venir meno (nel breve periodo) 90 mila euro per i piccoli commercian­ti e (nel medio) 350 mila euro riferiti ad altri due progetti.

«Siamo in contatto con gli uffici della Regione - spiega Carla Palone, assessora allo Sviluppo Economico del Comune di Bari - per chiarire la situazione. Anche perché nel prossimo consiglio comunale sarà approvato il Duc (distretto urbano del commercio, ndr) e noi abbiamo accusato ritardi per via della pandemia».

Ma di cosa si tratta? «I distretti urbani del commercio tori. è scritto in una scheda della Regione - rappresent­ano l’idea strategica innovativa per realizzare progetti nei quali i cittadini, le imprese e ogni soggetto pubblico e privato sono liberament­e aggregati per fare del commercio il fattore di integrazio­ne e valorizzaz­ione di tutte le risorse di cui dispone un territorio». Ovvero: le risorse sono destinate al rilancio del piccolo commercio in risposta alla grande distribuzi­one organizzat­a che “batte” la concorrenz­a.

Il distretto, che ha approvato un piano strategico, è in partnershi­p con Confcommer­cio e Confeserce­nti ed è stato attivato ogni capoluoghi di provincia. Le organizzaz­ioni di categoria hanno atteso fino all’ultimo il provvedime­nto del Comune di Bari per dare vita alla costituzio­ne dell’associazio­ne con tanto di progettual­ità per l’arredo urbano nel “distretto Murattiano” e di eventi per attrarre i consumaMa non è arrivato nessun via libera e quindi l’iter è stato bloccato. «La scrivente sezione - prosegue la comunicazi­one del dipartimen­to Sviluppo Economico - ha notificato il 28 giugno del 2018 la concession­e provvisori­a del contributo pari a 90 mila euro e la liquidazio­ne della relativa anticipazi­one pari a 45 mila euro».

Il progetto ha ottenuto anche una proroga (al 30 aprile scorso) per consentire al Comune di Bari di consegnare la documentaz­ione. Ma è la decisione di revoca a certificar­e l’esito della dilazione: «La richiesta di proroga, a firma del coordinato­re del Comitato Direttivo dell’Ats, evidenzia le circostanz­e di forza maggiore che non hanno consentito all’Ats stessa di adempiere alle scadenze previste».

Il punto è che senza la costituzio­ne dell’associazio­ne, oltre ai 90 mila euro del primo bando andato in fumo, non si può partecipar­e a nuove iniziative progettual­i. Ci sono altre due misure aperte: la prima è da 200 mila euro e la seconda da 150 mila euro.

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Carla Palone
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Shopping per le strade del Murattiano; il centro di Bari è sempre stato il cuore del commercio pugliese

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