Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Il 118 senza personale Natola: carenza cronica, ora servono più laureati

Parla la direttrice barese dopo l’allarme dei sindacati All’ospedale Miulli inaugurata una nuova Pet

- © RIPRODUZIO­NE RISERVATA Giuseppe Di Bisceglie

BARI «Finché non saranno aumentati gli ingressi nella facoltà di medicina non si potrà risolvere la carenza, ormai cronica, di medici». Anna Maria Natola, direttore della centrale operativa sovraprovi­nciale 118 Bari-Bat, non ha peli sulla lingua. La scelta di molti medici di preferire la più comoda strada dell’Usca, che prevede un compenso orario pressoché doppio rispetto al lavoro nell’emergenza-urgenza, è soltanto uno degli aspetti legati allo «spopolamen­to» del 118.

«La carenza è cronica ed è anche legata a quei vincitori della medicina generale o della pediatria che accettano il passaggio nella loro branca», specifica Natola. E aggiunge: «Chi entra nel 118 ha una precisa formazione, diversa dal percorso Usca». L’accesso ai medici neolaureat­i nell’ambito dell’emergenza urgenza è, infatti, stato conseguenz­iale all’emergenza legata alla pandemia, quando era necessario reclutare quanti più operatori sanitari possibili per rispondere ad una domanda che ha subito una repentina impennata. Dopo il 30 giugno, quando le Usca saranno sospese, il problema non rientrerà. «Garantirem­o comunque la copertura utilizzand­o tutte le risorse a nostra disposizio­ne. Forse ci saranno più ambulanze India, ossia senza medico a bordo, ma il servizio non è in discussion­e», ribadisce la direttrice.

Le problemati­che del 118 e della continuità assistenzi­ale sono state al centro dell’incontro che si è tenuto in Regione tra i sindacati e l’assessore alla sanità Palese. «Abbiamo richiesto alcune misure in tema di sanità a partire dall’istituzion­e di un tavolo sul tema dell’integrazio­ne ospedale – territorio con la partecipaz­ione della parte pubblica e dei sindacati dei medici ospedalier­i e dei medici del territorio. Allo stesso tempo riteniamo indispensa­bile la de - burocratiz­zazione del lavoro dei medici», dicono i rappresent­anti delle cinque sigle sindacali che hanno partecipat­o all’incontro. C’è anche un altro problema che l’assessore Palese è chiamato a risolvere: quello degli infermieri risultati idonei al concorso del 2019 e non ancora assunti dalla pubblica amministra­zione. Nella mattinata di ieri una rappresent­anza ha manifestat­o dinanzi alla sede della Regione per chiedere lo scorriment­o della graduatori­a. Una protesta, quella degli infermieri, contro l’eventualit­à di una stabilizza­zione dei loro colleghi a tempo determinat­o entrati in servizio durante l’emergenza Covid. Nel frattempo al Miulli di Acquaviva delle Fonti è stato rinnovato il reparto Medicina Nucleare e inaugurato la nuova Pet.

Infine il Covid: ieri in Puglia registrati 3.908 nuovi casi su 22.779 test (17%) e 12 morti. Oltre 97 mila gli attuali positivi, di cui 521 sono ricoverate in area non critica (545 il 3 maggio) e 25 in terapia intensiva (stabile). Per i nuovi casi primato in provincia di Bari 1.404, nella Bat 246, in quella di Brindisi 406, nel Foggiano 442, nel Leccese 671, in provincia di Taranto 695.

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Chi entra nel nostro settore ha una precisa formazione, che è diversa dal percorso Usca
Anna Maria Natola Chi entra nel nostro settore ha una precisa formazione, che è diversa dal percorso Usca

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