Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Il 118 senza personale Natola: carenza cronica, ora servono più laureati
Parla la direttrice barese dopo l’allarme dei sindacati All’ospedale Miulli inaugurata una nuova Pet
BARI «Finché non saranno aumentati gli ingressi nella facoltà di medicina non si potrà risolvere la carenza, ormai cronica, di medici». Anna Maria Natola, direttore della centrale operativa sovraprovinciale 118 Bari-Bat, non ha peli sulla lingua. La scelta di molti medici di preferire la più comoda strada dell’Usca, che prevede un compenso orario pressoché doppio rispetto al lavoro nell’emergenza-urgenza, è soltanto uno degli aspetti legati allo «spopolamento» del 118.
«La carenza è cronica ed è anche legata a quei vincitori della medicina generale o della pediatria che accettano il passaggio nella loro branca», specifica Natola. E aggiunge: «Chi entra nel 118 ha una precisa formazione, diversa dal percorso Usca». L’accesso ai medici neolaureati nell’ambito dell’emergenza urgenza è, infatti, stato conseguenziale all’emergenza legata alla pandemia, quando era necessario reclutare quanti più operatori sanitari possibili per rispondere ad una domanda che ha subito una repentina impennata. Dopo il 30 giugno, quando le Usca saranno sospese, il problema non rientrerà. «Garantiremo comunque la copertura utilizzando tutte le risorse a nostra disposizione. Forse ci saranno più ambulanze India, ossia senza medico a bordo, ma il servizio non è in discussione», ribadisce la direttrice.
Le problematiche del 118 e della continuità assistenziale sono state al centro dell’incontro che si è tenuto in Regione tra i sindacati e l’assessore alla sanità Palese. «Abbiamo richiesto alcune misure in tema di sanità a partire dall’istituzione di un tavolo sul tema dell’integrazione ospedale – territorio con la partecipazione della parte pubblica e dei sindacati dei medici ospedalieri e dei medici del territorio. Allo stesso tempo riteniamo indispensabile la de - burocratizzazione del lavoro dei medici», dicono i rappresentanti delle cinque sigle sindacali che hanno partecipato all’incontro. C’è anche un altro problema che l’assessore Palese è chiamato a risolvere: quello degli infermieri risultati idonei al concorso del 2019 e non ancora assunti dalla pubblica amministrazione. Nella mattinata di ieri una rappresentanza ha manifestato dinanzi alla sede della Regione per chiedere lo scorrimento della graduatoria. Una protesta, quella degli infermieri, contro l’eventualità di una stabilizzazione dei loro colleghi a tempo determinato entrati in servizio durante l’emergenza Covid. Nel frattempo al Miulli di Acquaviva delle Fonti è stato rinnovato il reparto Medicina Nucleare e inaugurato la nuova Pet.
Infine il Covid: ieri in Puglia registrati 3.908 nuovi casi su 22.779 test (17%) e 12 morti. Oltre 97 mila gli attuali positivi, di cui 521 sono ricoverate in area non critica (545 il 3 maggio) e 25 in terapia intensiva (stabile). Per i nuovi casi primato in provincia di Bari 1.404, nella Bat 246, in quella di Brindisi 406, nel Foggiano 442, nel Leccese 671, in provincia di Taranto 695.