Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Foggia vuol mettere le ali, ma Grottaglie protesta
In Capitanata si festeggia il possibile rilancio del Gino Lisa. Dallo Ionio accusano: «Noi siamo ignorati»
BARI Le grandi manovre per tentare di attivare voli dall’aeroporto di Foggia. Ma anche una situazione che di riflesso legittima la richiesta di fare altrettanto per lo scalo di Grottaglie-Taranto. Nella gestione della società che gestisce gli scali pugliesi (Aeroporti di Puglia) continua l’ambiguità che alimenta lo “scontro” tra territori.
Nell’area di Capitanata si festeggia (ancora prima di aver incassato il risultato) per l’avviso pubblico riservato allo sviluppo del traffico del Gino Lisa. Vengono stanziati incentivi verso compagnie che dimostrano, con un business plan di tre anni, la fattibilità dei collegamenti. Raffaele
Piemontese, vice presidente della giunta regionale, in un incontro a cui ha partecipato anche la show girl Manuela Arcuri, ha comunicato (dopo il flop della Fiera dell’Agricoltura di Foggia annunciata e poi annullata) che «ci sono già quattro candidature»; «abbiamo fatto - ha sottolineato - un lavoro per sollecitare il mercato e dimostrare ai player che la Regione e Aeroporti di Puglia sono intenzionati ad attivare l’aeroporto di Foggia. L’incentivo economico è destinato a finanziare la fase di start up».
La speranza è che, dopo il fallimento dell’esperienza con la Darwin (2011) e l’allungamento della pista, si possa rilanciare uno scalo che è bene ricordare ha il riconoscimento Sieg (Servizi di interesse economico generale) per via della Protezione civile. Ma questo è possibile perché è un aeroporto «con un traffico annuale medio non superiore ai 200.000 passeggeri nei due esercizi precedenti» e i costi sono a carico della Regione. Tale limite se superato impone il cambiamento di regime sugli aiuti di stato.
Così dal fronte ionico scatta l’invito a dedicarsi anche a Grottaglie. «Abbiamo più volte chiesto alla Regione - afferma Walter Fischetti, presidente del Comitato Pro Aeroporto Taranto-Grottaglie - di trovare una soluzione. Anche nell’incontro avuto il 15 aprile scorso con il presidente di Aeroporti di Puglia, Antonio Vasile, è stato chiesto l’avvio dei voli di linea da Grottaglie. La risposta? Ci ha detto che noi di Taranto siamo fortunati perché il 23 novembre del 2023 ci sarà il primo volo suborbitale». «Vorrei che i tarantini e i residenti in Basilicata e Calabria chiarisce Renato Perrini, consigliere regionale di Fdi - potessero muoversi verso destinazioni in Italia e all’estero più che nello spazio. Si sta spingendo l’area ionica verso la riconversione: turismo, energia green e innovazione. Ma senza voli è difficile».