Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
«Domani con il Modena vorrei chiudere in bellezza la stagione»
La vigilia dell’allenatore biancorosso Mignani
BARI «Mi piacerebbe chiudere in bellezza la stagione». Michele Mignani, a qualche ora dalla partita fuori casa contro il Modena, atto finale dell’annata, chiede l’ultimo sforzo ai suoi. Domani i biancorossi scenderanno in campo nel secondo match del triangolare che decreterà la squadra vincitrice della Supercoppa di C. Il primo è andato in scena sabato scorso, con la vittoria del Südtirol a Bari, l’ultimo sarà invece tra una settimana e vedrà di fronte bolzanini ed emiliani. Un minitorneo che magari non viene vissuto come imprescindibile da parte delle società partecipanti, ma che comunque ha il suo valore sotto il profilo psicologico e del prestigio. Anche per dare continuità a una stagione comunque caratterizzata dalla promozione in B.
L’ultima vittoria del Bari risale alla gara interna con l’Avellino. Dopo sono arrivati un pareggio e due sconfitte. Ora, magari, servirà l’ultimo colpo di reni. Per di più nel contesto di una gara speciale per Mignani, ex allenatore proprio del Modena. «Era destino che dovessi finire la stagione contro di loro – ha detto il tecnico dei pugliesi –. Sarà una giornata di festa: si affrontano due piazze importanti, che hanno vinto meritatamente il campionato e che si apprestano ad affrontare un torneo che più li rappresenta. Sarà una bella emozione, incontrerò persone con cui mi sono trovato bene. Ovviamente giocheremo per vincere».
A seguire, ci sarà il rompete le righe. Squadra e staff vivranno un paio di mesi di vacanza, con la convocazione per il ritiro presumibilmente programmata per i primi di luglio, in vista di un avvio di campionato anticipato rispetto al solito. Sarà una serie B extralusso, con sodalizi di livello alto, e qualche incertezza sul futuro. Ad oggi, il Bari non potrebbe salire in serie A, stante la compresenza del Napoli e il veto della Figc sulla multiproprietà. Non è un dettaglio, ma una situazione da risolvere.
Tornando ai discorsi di campo, potrebbe essere l’occasione giusta per valutare i giocatori meno utilizzati o meno convincenti. Quelli come Galano, per esempio. «Nessuno sa che soffre di tendinite da qualche tempo e non è completamente libero – è la conclusione di Mignani –. È un ragazzo particolare, sensibile, non era al 100% quando è arrivato, ha avuto un problema che gli ha rallentato l’ingresso in gruppo. È vero che non ha mai inciso come gol e assist tutte le volte che ha giocato, ma non getto la croce su di lui, sta stringendo i denti, a Modena vuole esserci, e questo è sinonimo di attaccamento alla maglia».
Ricordi da ex
«Era destino che dovessi finire l’anno contro di loro. Sarà una bella emozione»