Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Esclusi dal distretto del commercio, bufera al Comune
Revocati i fondi della Regione, l’opposizione attacca: «Effetto dell’inerzia, vogliamo spiegazioni»
BARI «Apprendiamo da notizie di stampa della revoca da parte della Regione dei fondi per i negozi della città di Bari. Siamo esterrefatti. Perdere fondi pari a 90 mila euro più altri 350 mila a favore del commercio barese per effetto dell’inerzia dell’assessore al commercio barese è una cosa grave». È quanto affermano i capigruppo di Fdi e Fi in Comune, Filippo Melchiorre e Antonio Ciaula, in merito alla perdita dei fondi legati ai cosiddetti distretti urbani del commercio. Ovvero iniziative destinate al rilancio del settore nei centri abitati. Delle 64 domande presentate solamente quella del Comune di Bari non è andata a buon fine.
«Non più tardi di una settimana fa - proseguono di due politici di centrodestra - la maggioranza di centrosinistra ha fatto cadere il numero legale in consiglio comunale l’ennesima volta, e non ha approvato il Duc (distretto urbano del commercio, ndr). Già in quella sede avevamo messo in guardia l’amministrazione Decaro del pericolo che stavamo correndo, ma nonostante i nostri interventi tutta la maggioranza ha abbandonato l’aula noncuranti dei destini dei nostri concittadini commercianti. Per questo presenteremo interrogazione urgente per comprendere le motivazioni di tale bruttissima pagina della politica barese».
Il primo passo si è registrato poche ore fa. «Abbiamo chiesto spiegazioni - proseguono Melchiorre e Ciaula - in commissione trasparenza . L’invito che rivolgiamo quindi ai nostri amministratori e di fare meno passerelle, selfie e più fatti».
Carla Palone, assessora allo Sviluppo Economico del Comune di Bari si è difesa spiegando: «Siamo in contatto con gli uffici della Regione per chiarire la situazione. Anche perché nel prossimo consiglio comunale sarà approvato il Duc (distretto urbano del commercio, ndr) e noi abbiamo accusato ritardi per via della pandemia». Ma l’opposizione sta facendo giare via whatsapp un video dove si spiega che è stata la maggioranza, nell’ultima seduta, a non votare il provvedimento. Si tratta di un passaggio tecnico necessario alla costituzione dell’associazione (tra Comune, Confcommercio e Confesercenti) che può ricevere i finanziamenti della Regione. Un bando, quello dei 90 mila euro, è già scaduto, mentre sono aperti altri due: uno da 200 mila e l’altro da 150 mila euro. Le risorse sono destinate a iniziative per rinvigorire lo shopping.