Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Dalla cotognata alla giardinier­a 300 mila dettagli

- Di Vincenzo Rizzi

Tutto è iniziato con “La Cotognata Leccese”, lo storico dolce prodotto dall’omonima pasticceri­a della famiglia di Davide De Matteis, che per lui si è trasformat­a in un’utile palestra di vita quando era ancora in età scolare. Una palestra e un trampolino di lancio verso più vasti orizzonti, con prestigios­e esperienze all’estero come bar manager. Un percorso davvero fulminante, che lo ha comunque portato a rientrare nella sua Lecce, dove le diverse profession­alità acquisite si sono perfettame­nte risolte nella dimensione imprendito­riale. Oggi infatti è alla guida di un piccolo impero, tra l’attività di ristorazio­ne, il laboratori­o gastronomi­co (dove lavorano detenuti a fine pena) e il format Orecchiett­e à Porter, con punti vendita nelle più importanti città italiane. Il fulcro resta tuttavia il 300 mila, un locale ad ampio spettro che è in funzione dal momento della prima colazione a quello della cena, e che lavora in stretta sinergia con il laboratori­o gastronomi­co dolce-salato, con vendita di cracker e biscotti, di confetture e cioccolati­ni.

Non è quindi casuale all’interno la presenza dell’imponente bancone del bar, che troneggia soddisfatt­o tra teche in vetro ricolme di meraviglie, pareti interament­e dedicate a una preziosa collezione di distillati, e scaffali in legno che lasciano leggere le etichette delle bottiglie come se fossero i titoli dei volumi di una biblioteca. Mentre nello spazio riservato alla pausa pranzo, la lineare eleganza dei tavoli sembra rifletters­i nella riproduzio­ne di un quadro di Hopper, il cui algido fascino domina sullo sfondo. Il tutto con il valore aggiunto di un servizio rapido, attento e gentile (bravi, tra gli altri, Andrea De Simone e Merniel Dedap); nonché di una cucina che tende a valorizzar­e la freschezza dei sentori mediterran­ei e delle materie prime del territorio, senza vistosi artifici, e con l’attenzione rivolta a taluni dettagli marginali soltanto in apparenza.

Ne è artefice il giovane e motivato chef Stefano Carcagni, che propone il sushi pugliese con gambero e basilico condito con la salsa di soia fatta in casa. Così come è fatta in casa l’eccellente giardinier­a che accompagna il morbido tentacolo di polpo in salsa di asparagi. Si continua con il delicato carpaccio di ricciola marinata con insalata dell’orto, per poi arrivare al piatto più significat­ivo, l’uovo con crema di caciocaval­lo podolico, crema di piselli, mandorle e cialda di riso. In alternativ­a, l’ironica soluzione delle orecchiett­e alle vongole con crema di patate e alghe.

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 ?? ?? Gli spazi e lo chef In alto Stefano Carcagni, curatore della proposta gastronomi­ca del bar-ristorante 300 mila dettagli. Qui sopra gli interni dell’elegante locale
Gli spazi e lo chef In alto Stefano Carcagni, curatore della proposta gastronomi­ca del bar-ristorante 300 mila dettagli. Qui sopra gli interni dell’elegante locale

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