Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Fuori dalla Martucci altri rifiuti interrati I sindaci in Procura
I sindaci di Mola e Conversano, Colonna e Lovascio, alla Regione: «Non riaprire le vasche di soccorso, subito un sito alternativo»
Strati di rifiuti sono stati trovati interrati fuori dai lotti della discarica Martucci, nel sud Barese, durante le operazioni di carotaggio. Lo rendono noto i sindaci di Mola di Bari e Conversano, Giuseppe Colonna e Giuseppe Lovascio, i quali hanno informato la Procura e ribadito l’appello alla Regione a «non riaprire le vasche di servizio e soccorso» e a «trovare un sito alternativo». Più volte i cittadini hanno chiesto la chiusura del sito.
BARI Cumuli di rifiuti interrati sono stati trovati fuori dai lotti della discarica Martucci, fra Mola e Conversano, durante le operazioni di carotaggio necessarie per raggiungere le acque di falda e analizzarne la qualità. A darne notizia sono stati i sindaci di Mola di Bari e Conversano, Giuseppe Colonna e Giuseppe Lovascio, i quali hanno informato l’autorità giudiziaria e ribadito l’appello alla Regione a «non riaprire le vasche di servizio e soccorso» e a «trovare un sito alternativo». In particolare sono stati trovati due strati di rifiuti, di cui un primo spesso circa 0,2 metri di scarti di vario genere ad una profondità di 4,8 metri circa dal piano campagna e un secondo strato di uno spessore di 0,5 metri ad una profondità compresa tra 8,5 e 9 metri dal piano campagna. Da una prima analisi è emerso che i rifiuti in questione sono costituiti da residui plastici, gomme e alluminio. I sindaci hanno chiesto alla magistratura di «provvedere con estrema urgenza alla verifica di quanto rinvenuto, al fine di poter prevenire danni ambientali e rischi da potenziale inquinamento». Il punto dove è stato effettuato il ritrovamento è stato indicato da Arpa Puglia nell’ambito delle attività di approfondimento in seguito al primo ritrovamento di rifiuti fuori dai lotti della discarica avvenuto nella prima settimana di aprile.
Il direttore dei lavori, il geologo Francesco Pezzati, ha quindi ordinato l’immediata sospensione dei lavori. I sindaci Colonna e Lovascio «ferma restando la necessità di procedere al prelievo alle analisi e al monitoraggio delle acque di falda dei tre pozzi individuati», ribadiscono al governo regionale «l’assoluta necessità di non prevedere la riapertura delle vasche di servizio e soccorso così come previsto dal Piano regionale dei rifiuti individuando, attraverso il coinvolgimento degli organi competenti, un nuovo sito alternativo».
Un mese fa circa, durante lo svolgimento degli interventi di monitoraggio ambientale, nella stessa zona sono stati trovati, rifiuti solidi urbani ad una profondità di circa 4 metri dal piano di campagna. In quei punti, la ditta incaricata (la Sime srl, subappaltatrice della Barone Costruzioni srl), avrebbe dovuto trovare solo roccia. Anche in quel caso il geologo Pezzati è stato costretto a sospendere immediatamente gli scavi.
Più volte le amministrazioni comunali coinvolte e le associazioni di cittadini (anche con una pagina Facebook «Stop Martucci») hanno chiesto alla Regione di individuare dei siti alternativi. «Sembra che in contrada Martucci basti scavare per trovare immondizia dove invece dovrebbe esserci solo campagna, frutti e verdura - hanno scritto i cittadini sul social dopo il ritrovamento di rifiuti dello scorso mese di aprile - a noi non resta che continuare a chiederci e a chiedere se sia normale che una simile terra dei fuochi, perché di questo potenzialmente parliamo, non sia mai stata completamente confiscata, bonificata e restituita alla comunità. Dopo decenni di disastri ambientali scoperti. Quanta gente si è ammalata a causa dell’inquinamento della falda acquifera che ha, forse, pure avvelenato le produzioni agricole poi consumate? Qualcuno ci darà mai le dovute risposte?». Numerose sono stati anche i sit in di protesta per chiedere la chiusura del sito.
I sindaci
Bisogna provvedere a una verifica per prevenire danni ambientali e nuovo inquinamento
I cittadini
Basta scavare per trovare immondizia dove dovrebbero esserci frutta e verdura