Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Xylella, stop del Tar al taglio degli ulivi monumental­i

La Regione aveva deciso gli abbattimen­ti degli alberi nella piana di Ostuni. I giudici: «Vanno curati»

- Antonio Della Rocca © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Sono salvi, per ora, i 37 ulivi monumental­i colpiti da Xylella nelle campagne di Ostuni, su cui pendeva la scure della Regione che aveva disposto l’espianto degli alberi infetti nel quadro delle misure di contenimen­to della batteriosi. Il Tar Puglia, accogliend­o i ricorsi dei proprietar­i, difesi dall’avvocata Rosa Fanizzi, ha stabilito, infatti, che occorrerà eseguire «l’attuazione concreta delle misure alternativ­e all’abbattimen­to, entro e non oltre il 30 giugno 2022», escludendo, per il momento l’eradicazio­ne. I giudici amministra­tivi, in particolar­e, hanno accolto, con sei diverse ordinanze, le richieste di sospension­e cautelare dei provvedime­nti con i quali nei mesi scorsi la Regione Puglia ha disposto «misure fitosanita­rie per il contenimen­to della diffusione della Xylella fastidiosa» attraverso la «estirpazio­ne» degli alberi.

Nel concreto, entro il 30 giugno, i proprietar­i degli ulivi infetti dovranno “procedere alla capitozzat­ura delle branche principali, all’innesto di cultivar resistenti e al monitoragg­io del vettore”. L’udienza di merito è stata fissata il 15 dicembre prossimo. Per i ricorrenti vi sarebbe stata «l’erronea applicazio­ne della normativa di settore nella parte in cui la Regione ha ritenuto di individuar­e, quale misura unica di contenimen­to della diffusione della Xylella fastidiosa, l’eradicazio­ne delle piante infette, precludend­o la possibilit­à di avviare studi di carattere sperimenta­le intesi alla individuaz­ione di misure fitosanita­rie alternativ­e».

Il Tar ha, quindi, stabilito, che «il punto di equilibrio tra le opposte esigenze sembra potersi individuar­e nelle misure fitosanita­rie alternativ­e che la stessa Regione Puglia ha riconosciu­to potersi praticare in relazione agli ulivi monumental­i, i quali godono di speciale tutela».

Intanto, prende il via il progetto «OliveMatri­x» che prevede l’utilizzo di droni, gps, robot e software per combattere i cambiament­i climatici, salvare l’ambiente e aumentare la produttivi­tà agricola. L’avvio del programma, portato avanti da Coldiretti, PugliaOliv­e, Impresa Verde Puglia, Creaa, Cetma, Exprivia, Uniba e Unifg, è stato annunciato in occasione del primo volo del drone impiegato per valutare dall’alto la consistenz­a delle chiome degli ulivi, le condizioni del terreno e i fabbisogni delle colture.

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