Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Xylella, stop del Tar al taglio degli ulivi monumentali
La Regione aveva deciso gli abbattimenti degli alberi nella piana di Ostuni. I giudici: «Vanno curati»
Sono salvi, per ora, i 37 ulivi monumentali colpiti da Xylella nelle campagne di Ostuni, su cui pendeva la scure della Regione che aveva disposto l’espianto degli alberi infetti nel quadro delle misure di contenimento della batteriosi. Il Tar Puglia, accogliendo i ricorsi dei proprietari, difesi dall’avvocata Rosa Fanizzi, ha stabilito, infatti, che occorrerà eseguire «l’attuazione concreta delle misure alternative all’abbattimento, entro e non oltre il 30 giugno 2022», escludendo, per il momento l’eradicazione. I giudici amministrativi, in particolare, hanno accolto, con sei diverse ordinanze, le richieste di sospensione cautelare dei provvedimenti con i quali nei mesi scorsi la Regione Puglia ha disposto «misure fitosanitarie per il contenimento della diffusione della Xylella fastidiosa» attraverso la «estirpazione» degli alberi.
Nel concreto, entro il 30 giugno, i proprietari degli ulivi infetti dovranno “procedere alla capitozzatura delle branche principali, all’innesto di cultivar resistenti e al monitoraggio del vettore”. L’udienza di merito è stata fissata il 15 dicembre prossimo. Per i ricorrenti vi sarebbe stata «l’erronea applicazione della normativa di settore nella parte in cui la Regione ha ritenuto di individuare, quale misura unica di contenimento della diffusione della Xylella fastidiosa, l’eradicazione delle piante infette, precludendo la possibilità di avviare studi di carattere sperimentale intesi alla individuazione di misure fitosanitarie alternative».
Il Tar ha, quindi, stabilito, che «il punto di equilibrio tra le opposte esigenze sembra potersi individuare nelle misure fitosanitarie alternative che la stessa Regione Puglia ha riconosciuto potersi praticare in relazione agli ulivi monumentali, i quali godono di speciale tutela».
Intanto, prende il via il progetto «OliveMatrix» che prevede l’utilizzo di droni, gps, robot e software per combattere i cambiamenti climatici, salvare l’ambiente e aumentare la produttività agricola. L’avvio del programma, portato avanti da Coldiretti, PugliaOlive, Impresa Verde Puglia, Creaa, Cetma, Exprivia, Uniba e Unifg, è stato annunciato in occasione del primo volo del drone impiegato per valutare dall’alto la consistenza delle chiome degli ulivi, le condizioni del terreno e i fabbisogni delle colture.