Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Hotel e ristoranti chiamano invano «Da noi nessuno vuole lavorare»
Si accentua la crisi della domanda di lavoro nel settore del turismo e della ristorazione. Emblematico il caso del Salento. I dati forniti dall’Agenzia regionale per il lavoro mettono in risalto come siano disponibili - al momento 303 posti che nessuno però vuole occupare. Giovanni Serafino, presidente della sezione turismo di Confindustria Lecce, parla di emergenza: «C’è persino chi si dimette».
BARI Un debutto con polemiche. Partono i concorsi per funzionari e impiegati della Regione (dopo quello già espletato per i telefonisti dell'emergenza) e l’avvio è accompagnato dalle proteste dei partiti di opposizione.
Ieri mattina, a Foggia, i candidati impegnati nel concorso per 209 funzionari di categoria D, hanno dovuto aspettare qualche ora, in fila, sotto un sole per fortuna non cocente, prima di prendere posto nei banchi allestiti nella sede dell’ente Fiera. Ora di convocazione alle 10.30, ingresso alle 12.30, prova cominciata solo alle 13.15 con la fila già pronta dei candidati della sessione pomeridiana (slittata a sua volta ma solo di una mezzora). È intervenuta perfino una pattuglia della polizia locale a verificare la situazione. Tra gli organizzatori qualcuno si è premurato di far sedere all’interno alcune ragazze incinte e candidate alla prova.
L’opposizione si scaglia contro l’assessore al personale, Gianni Stea. «Il buongiorno – ironizzano i consiglieri regionali di FdI – si vede dal mattino. È mai possibile che dopo mesi di annunci non si è riusciti a organizzare un’esecuzione ordinata? È un debutto davvero infelice per il mega concorso della Regione Puglia».
Affonda il colpo pure il capogruppo della Lega, Davide Bellomo: «La totale disorganizzazione, i ritardi intollerabili, l’accavallarsi dei turni delle prove non sono certo un segnale di speranza per chi vorrebbe entrare a far parte della struttura amministrativa regionale». L’assessore Stea prova a spegnere ogni polemica e comunque allontana ogni responsabilità dalla Regione. «Il concorso – spiega – è gestito dal Formez, dunque eventuali responsabilità sarebbero da ascrivere alla loro organizzazione. Detto questo, si è trattato di un modesto disguido. I commissari hanno avuto difficoltà a sistemare i tablet da consegnare ai candidati per rispondere ai test della prova. Senza contare il disbrigo di operazioni che portano via tempo come la misurazione della temperatura corporea e la consegna dei cellulari prima di prendere posto nei banchi. Ad ogni modo la sessione pomeridiana si è svolta senza particolari ritardi». Ieri mattina a Foggia si sono presentati 1.500 candidati sui 2.500 prenotati. Le prove continueranno fino a giovedì. Mentre venerdì 13 e lunedì 16 la sede del concorso sarà a Bari e nei giorni successivi a Lecce.
Il reclutamento riguarda 209 funzionari laureati per complessive 27 procedure di concorso (i vari profili professionali stabiliti). Sono circa 47mila le domande arrivate. Le prove andranno avanti fino al 24 maggio e poi riprenderanno per le ultime 2 procedure a metà giugno. L’esame – semplificato secondo le norme varate per l’emergenza Covid – consiste in una sola prova scritta: 40 test cui si deve rispondere nel giro di un’ora. Si conta di avere la graduatoria per l’assunzione entro l’estate.
Subito dopo questo concorso, cominceranno le prove per il reclutamento di 309 impiegati, categoria C, diplomati: sono arrivate circa 57mila domande. Infine ci saranno le prove per gli 80 posti di categoria B: 60 collaboratori e 20 autisti. Si è già concluso, invece, il concorso per 126 telefonisti da destinare al nuovo numero unico per le emergenze (da istituire, sarà come in altri paesi europei il 112). Qui il concorso è stato espletato e si sono già svolte le prove. Ora è in corso la verifica dei titoli, la fase un po’ più macchinosa. Subito dopo arriverà la graduatoria e la sospirata assunzione.