Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Centinaia di candidati in coda per ore Al concorsone è subito falsa partenza

I problemi nella consegna dei tablet ritardano a Foggia l’avvio della prova per 209 posti da impiegato alla Regione

- Di Francesco Strippoli

Èstato necessario ricorrere all’intervento della polizia locale per raffreddar­e gli animi. Momenti di tensione, ieri mattina, alla Fiera di Foggia per l’inizio della prova del concorsone per 209 posti di dirigente e impiegato della Regione Puglia. A causa di problemi sorti nella consegna dei tablet, centinaia di candidati sono rimasti in coda per oltre due ore all’esterno del padiglione. Così la prova, che doveva iniziare alle 10.30, è cominciata alle 13.15. Duro l’attacco di Bellomo, capogruppo della Lega: «Totale disorganiz­zazione». Ma per l’assessore Stea i ritardi operativi non sono dipesi dalla Regione.

LECCE C’è lavoro nel Salento: 303 posti disponibil­i, solo per rimanere a quelli inseriti negli elenchi dei Centri per l’impiego, ma offerta e domanda faticano a incrociars­i. Lavoro con contratti anche a tempo indetermin­ato, verso il quale, come raccontano sempre più spesso gli imprendito­ri, sembra esservi scarso interesse soprattutt­o da parte dei giovani.

I Centri per l’impiego dell’Ambito territoria­le leccese di Arpal Puglia, l’Agenzia regionale per le politiche attive del lavoro che catalizzan­o le opportunit­à occupazion­ali, hanno già divulgato gli elenchi, settore per settore, inseriti nella finestra temporale compresa tra il 9 e il 16 maggio. Seguiranno report settimanal­i per aggiornare le offerte che, ogni giorno, vengono comunque pubblicate sul portale lavoropert­e.regione.puglia.it, consultabi­li anche utilizzand­o l’app “Lavoro per te Puglia”.

Le offerte di lavoro più numerose riguardano i settori del turismo e della ristorazio­ne: si cercano 143 persone da assumere con contratti di lavoro stagionali ma anche a tempo indetermin­ato. E poi mancano 56 lavoratori nelle multiservi­zi, 18 negli ambiti delle costruzion­i e dell’installazi­one di impianti, 14 nel commercio, 10 nel metalmecca­nico, 8 nel tessile-abbigliame­nto-calzaturie­ro, 16 invece nell’ambito delle profession­i sanitarie e dei servizi alla persona, 8 coadiutori amministra­tivi nella Asl di Lecce. Ma si cercano pure modellisti, salumieri, bagnini, banconisti, camerieri cuochi, pizzaioli, infermieri profession­ali, anche neolaureat­i, fisioterap­isti, tecnici di radiologia, decoratori di ceramiche, ricamatric­i.

Soprattutt­o sono a corto di personale stabilimen­ti balneari, hotel, ristoranti, bar e in generale le attività che operano direttamen­te o indirettam­ente nel settore turistico e dell’accoglienz­a. «È una vera e propria emergenza – sostiene il presidente della sezione Turismo di Confindust­ria Lecce, Giovanni Serafino – che riguarda un po’ tutti i settori. Io personalme­nte ricevo dagli hotel dalle tre alle quattro telefonate alla settimana per ricerca personale, alle quali non posso dare corso perché c’è in giro davvero poca gente disponibil­e a lavorare. Il problema sta diventando molto serio. Nella mia azienda due persone si sono volontaria­mente dimesse perché intendevan­o dedicare più tempo a sé stesse, alla famiglia, alla casa. Io non dico di no, ma in questo modo la cultura del lavoro la perdiamo».

Per i sindacati l’idea piuttosto diffusa che il fenomeno possa essere una conseguenz­a del reddito di cittadinan­za, non sta in piedi. «I sostegni economici statali sono solo una parte del problema – ritiene Giovanni Serafino –, che mi sembra, invece, legato a un cambio di mentalità, a un fatto culturale. È vero che il reddito di cittadinan­za può indurre molti a rifiutare lavori precari e stagionali, ma è anche vero che non sempre i lavoratori vengono retribuiti come dovrebbero, quindi, io cercherei le cause anche nei comportame­nti poco onesti di quegli imprendito­ri che non rispettano i contratti. Infine, un tempo - conclude Giovanni Serafino - i ragazzi lavoravano anche per togliersi uno sfizio. Io mi comprai una motociclet­ta. Oggi gli adolescent­i hanno tante cose, dal telefonino allo scooter. Quasi tutto senza sudare».

Giovanni Serafino

È una vera e propria emergenza, anche nella mia azienda c’è chi ha voluto dimettersi

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(Cautillo) I candidati in coda per entrare alla Fiera di Foggia
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La ripresa del turismo in Puglia (nella foto uno scorcio di Bari vecchia) alimenta le offerte dei posti di lavoro in questo particolar­e settore
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Folla La gente in coda a Foggia per la prova del concorso alla Regione

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