Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Investimenti e più lavoro Porsche festeggia a Nardò il suo decimo compleanno
Così i tedeschi hanno cambiato la pista del Technical Center Arriva la fibra ottica per favorire collaudi e trasmissione dei dati
LECCE Spegne dieci candeline il Nardò Technical Center marchiato Porsche, il centro prove del sud Italia unico al mondo gestito da Porsche Engineering, che negli anni si è evoluto fino a diventare un centro collaudo all’avanguardia, con piste e strutture uniche, che lo hanno trasformato in un polo integrato per lo sviluppo e l’esecuzione di test ad alte prestazioni.
Inaugurato nel 1975 ed acquisito nel 2012 dall’azienda tedesca, il centro tecnico neretino si estende in Puglia per oltre 700 ettari con più di 20 piste per l’esecuzione di prove su strada, da ultimo quelle della Bugatti Centodieci, l’hypercar da 8 milioni di euro realizzata in soli dieci esemplari al mondo.
Piste, officine e sistemi di
Antonio Gratis Siamo impegnati a proseguire questo percorso di grande successo
sicurezza avanzati, oltre al famoso anello (noto come “the Nardò ring”) lungo 12,6 chilometri e largo 4, rinnovato completamente nel 2019 e visibile anche dal satellite, la cui inclinazione parabolica consente di simulare - viaggiando alla cosiddetta «velocità neutra» su ciascuna delle quattro corsie - la percorrenza di un rettilineo senza sterzare.
«Una pietra miliare per lo sviluppo e il collaudo dei nostri veicoli» commenta Michael Steiner, presidente del comitato degli azionisti di Porsche Engineering. «Nell’ultimo decennio – dichiara invece il suo direttore generale Antonio Gratis - Ntc ha ribadito il suo ruolo nell’industria automobilistica, contribuendo alla crescita dell’intero ecosistema locale in Puglia. Ci sentiamo profondamente legati a questa regione, alla sua gente e al suo potenziale e ci impegneremo per continuare anche nei prossimi anni questo percorso di successo».
Dalla sua acquisizione da parte di Porsche si sono susseguiti diversi cambiamenti, frutto di investimenti – ad oggi ammontanti ad 80 milioni di euro – per la modernizzazione e l’avanzamento tecnologico dell’infrastruttura, oltre che per la protezione dei segreti industriali delle case costruttrici che lo utilizzano: tra queste Porsche, ovviamente, ma anche Ferrari, Bugatti, Lamborghini, Mercedes e Bentley.
Recentemente, la pista è stata arricchita anche dalla posa di cavi in fibra ottica per la trasmissione veloce dei dati e da segnali stradali idonei, per validare la guida automatizzata, nonché da stazioni di ricarica ad alta potenza (per testare veicoli elettrici) ed altre infrastrutture addizionali. Dal 2012 ad oggi, inoltre, il numero dei dipendenti è aumentato di oltre il 50%, passando da 105 a 160.