Rinnovo o va via: nel Lecce rebus Baroni

LECCE Smaltiti i bagordi per la promozione in serie A e proclamato il «rompete le righe» con l’ultimo allenamento svolto ieri al Via del Mare, il Lecce è già al lavoro per la prossima stagione. Uno dei principali nodi da sciogliere in casa giallorossa riguarda l’allenatore Marco Baroni (foto), legato al club fino al 30 giugno 2022 (con opzione per un altro anno), la cui riconferma potrebbe essere chiarita oggi nella conferenza stampa convocata dal direttore dell’area tecnica Pantaleo Corvino e dal direttore sportivo Stefano Trinchera. Lo stesso Corvino, in una intervista, ha dichiarato che non ci sono «controindicazioni per la conferma del tecnico anche in serie A», avendo il mister ottenuto alla guida del Lecce – oltre alla vittoria della Serie B, la seconda nella storia della società – anche il miglior rendimento casalingo, la migliore differenza reti nonché la migliore difesa, riuscendo così ad invertire drasticamente la propensione dei giallorossi a subire caterve di gol, neo della squadra degli ultimi anni.

I «numeri» di Baroni porterebbero alla conferma del mister toscano anche per la prossima stagione, ma la storia del club insegna che non sia poi così scontata la riconferma del tecnico resosi protagonista della promozione nella massima serie: come accaduto con Giuseppe Papadopulo (stagione 2007-2008), con Bruno Bolchi (1992-1993) ed anche con Gian Piero Ventura che, dal 1995 al 1997, conquistò alla guida dei salentini addirittura la doppia promozione dalla serie C. I più vorrebbero il tecnico per un altro anno sulla panchina del Lecce, ma c’è anche chi è piuttosto scettico per il bottino di Baroni in serie A: retrocessione col Frosinone e doppio esonero da Siena e Benevento, con cui conquistò la promozione, ma anche il record negativo di 9 sconfitte consecutive.