Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
«Smart Building Levante? Vale doppio»
Vigilia della kermesse con Pasquale Capezzuto, direttore del Comitato tecnico scientifico «La tre giorni contribuirà anche al rilancio della Fiera. E per il futuro ci sono grandi progetti»
«Smart Building Levante? Può contribuire al rilancio della Fiera del Levante, a promuovere il territorio e a dare input alle categorie che lo costituiscono». Ne è convinto Pasquale Capezzuto, presidente del Comitato tecnico scientifico di Sbl, a capo anche della Commissione Uni 58 “Città, comunità e infrastrutture sostenibili” ed ex energy manager del Comune di Bari.
La Fiera ha trovato un buon alleato?
«Sicuramente. Smart Building Levante si rivolge per ora solo a tecnici, professionisti, amministratori di enti o città, e imprese del settore. Non ancora al semplice cittadino, come invece altre manifestazioni storiche in Fiera. Ma arriveremo pure a questo, perché è importante anche la divulgazione. Resta comunque un’occasione per riflettere sul tema delle città intelligenti, che si impone periodicamente, in base a vari fattori».
Uno dei fattori è il Pnrr.
È un’occasione unica per cambiare le nostre città, migliorare ambiente e condizioni di vita delle persone. Una delle prime cause di assenza di progetti di smart city era proprio la mancanza di finanziamenti. La seconda è la scarsità di competenze progettuali e gestionali nelle amministrazioni. Il Pnrr ha risolto il primo problema. Ma resta quello della carenza di organici e competenze».
Benvenga allora Smart Building Levante, che condi
vide buone pratiche e competenze.
«Sì, questo è il suo obiettivo. L’evento tecnico scientifico Smart city conference illustrerà proprio best practice e approcci metodologici, con relatori di calibro internazio«Esatto. nale. Ma anche nella fiera ci sono approfondimenti importanti. La rete di competenze intorno a Sbl è molto larga. In futuro aprirei ulteriormente a associazioni di categoria, terzo settore e altri organi intermedi. Una città sostenibile si costruisce con la partecipazione di tutti e se si raccolgono dati sui fabbisogni reali. Altrimenti rischiamo di imitare città ideali. Secondo una recente indagine, il 50% dei cittadini è lontano da questi temi. E anche chi vuole città più smart non auspica solo soluzioni tecnologiche ma progressi nell’ordinario».
Anche la Fiera, se ben usata, è uno sprone per la città, non una palla al piede.
«È un valore aggiunto. Si presta per spazi e tecnologie a ospitare manifestazioni come questa. Sbl attrarrà operatori del settore, centinaia di persone che visiteranno anche Bari, alimentando anche un turismo con potenzialità economiche».