Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
La seconda vita di Bellavista «Farò il politico»
L’ex capitano del Bari candidato nella sua Bitonto «Le scommesse? Io assolto»
BARI Ha deciso di scendere in campo, stavolta in campo politico. Antonio Bellavista, classe 1977, è stato un simbolo del Bari, anni 2000. Un rapporto condizionato dallo scandalo calcioscommesse. A distanza di anni nella sua Bitonto si è candidato a consigliere comunale con la lista Rete Civica Italia Popolare.
Bellavista, come mai la scelta di lanciarsi in politica?
«In realtà ero impegnato per la città già da imprenditore, poi mi è venuta questa idea, anche perché sono legato alle persone che compongono la rete civica. Quell’idea si è sviluppata in modo molto forte, anche perché forte è il desiderio di condividere il sapere e l’esperienza accumulata in questi anni».
Pensa realisticamente di poter essere eletto?
«Sono uno che le cose, o le fa bene o non le fa proprio. Credo di poter dare un contributo alla lista. Gioco per la squadra, anche se non ne sono il capitano».
Quanto si somigliano il mondo del calcio e della politica?
«Non so se siano vicini o lontani, ma la forma mentis credo sia la stessa. Nel mondo politico e in quello calcistico non può che vincere la squadra, si rema tutti
Mi
spiace non aver denunciato qualcosa che stavo percependo
Innocente come Signori Le porcherie fatte da altri
Vivo tutti i giorni in città, ho un legame fortissimo con la mia terra
dalla stessa parte. In realtà capita più o meno a ogni ambito».
La sta aiutando in qualche modo il suo passato da calciatore?
«Essere stato calciatore di livello è sicuramente importante. Non si può sottovalutare il passato di una persona. Porterò con me il ricordo indelebile e i valori di essere stato calciatore».
A proposito di valori e trascorsi, per lei può essere anche un’occasione per dimostrare che dopo gli errori si può ripartire.
«Colgo l’occasione per chiarire, spero definitivamente, tutto. Mi scoccia che Signori, per esempio, sia proclamato innocente e Bellavista no. Noi non siamo stati condannati perché chi avrebbe dovuto accertare eventuali responsabilità, poi non ha potuto farlo. Ho la fedina penale pulita».
Il processo legato al calcioscommesse non si è concluso con la prescrizione per lei?
«Proprio come per Signori, che è stato dichiarato innocente a Reggio Emilia e ha avuto la prescrizione a Cremona, e sta rientrando nel mondo del calcio. Come lui a Reggio Emilia, io a Bari sono stato assolto con formula piena. Perché questo accanimento contro di me? Sono innocente, allo stesso modo di Signori. La cosa che mi spiace è stata forse il
Ho fatto la storia dei galletti Felice per il ritorno del club in B
non aver denunciato qualcosa che stavo percependo. Le porcherie le hanno fatte gli altri. Non io, che in campo nemmeno c’ero».
In campo con il Bari ha giocato tanto nel suo percorso. Contento per la promozione?
«Sono tra i giocatori che hanno fatto la storia del Bari e non posso che gioire quando vedo la mia squadra vincere».
Ha tenuto saldi i contatti con Bitonto.
«Vivo tutti i giorni in città, da mattina a sera. Ho un legame fortissimo con la mia terra e non a caso ho investito in un centro sportivo e in attività ludico-sportive».