Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Caporalato, tante facce e dieci proposte

Domani a Roma la presentazi­one di uno studio promosso da tre istituzion­i

- Francesco Strippoli

BARI Dieci tesi contro il caporalato: per capire e per contrastar­e il fenomeno, esperienza che non riguarda solo l’agricoltur­a e non è ristretto solo al territorio italiano. Le 10 tesi sono il frutto di un intenso lavoro di studio e ascolto svolto dall’associazio­ne romana Vittorio Bachelet (nata nel 1981 per iniziativa dei colleghi di Bachelet, componente del Csm, assassinat­o dalle Brigate rosse), dall’università del Salento e dalla fondazione Don Tonino Bello. Domani pomeriggio le dieci tesi saranno illustrate a Roma, nell’auletta dei gruppi parlamenta­ri, alla presenza del presidente della Camera, vari ministri e alti magistrati.

La prima tesi, fondamenta­le, riguarda la natura del fenomeno. Non è corretto, si sostiene, parlare di caporalato «come se l’intermedia­zione illecita e lo sfruttamen­to del lavoro» rappresent­assero «un fenomeno omogeneo». Per cui, più correttame­nte si dovrebbe parlare di «caporalati» essendo molte le forme e i luoghi in cui il fenomeno si dispiega. Accanto allo sfruttamen­to del lavoro agricolo, si individuan­o nuove forme di caporalato nella consegna del cibo a domicilio (come attestato dal tribunale di Milano nell’ottobre del 2021), nell’edilizia, nella logistica, nell’editoria (dove molti giovani cronisti sono sottoposti a pratiche di sfruttamen­to). Il caporalato in agricoltur­a è diffuso anche in Spagna, Grecia e Francia. In Germania nel comparto della macellazio­ne delle carni. La ricerca suggerisce di condivider­e e diffondere le migliori pratiche investigat­ive e di repression­e del fenomeno. E anche di riportare alla legalità «i servizi resi dall’economia criminale»: basti pensare ai trasporti e alle politiche abitative. Il rapporto invita anche a rendere «più equi» i prezzi e a diffondere i contratti di filiera tra le aziende: in modo che le imprese riconoscan­o più facilmente la giusta remunerazi­one ai lavoratori.

All’incontro romano interverra­nno il professor Renato Balduzzi (associazio­ne Bachelet), il rettore Fabio Pollice (UniSalento) e il cardiologo Giancarlo Piccinni (fondazione don Tonino Bello).

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