Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Appalti truccati a Polignano, Vitto resta ai domiciliari
La richiesta di revoca è stata respinta dal gip. L’ultima decisione adesso spetta al Riesame
BARI L’ex sindaco di Polignano a Mare, Domenico Vitto resta ai domiciliari. Almeno per il momento. È stato arrestato lo scorso 21 aprile nell’ambito di una inchiesta su presunti appalti truccati a Polignano. L’istanza di revoca dei domiciliari è stata respinta dal gip Angelo Salerno, nonostante le dimissioni di Vitto. È attesa per i prossimi giorni invece la decisione del Tribunale del Riesame chiamato a decidere sulla stessa richiesta avanzata dagli avvocati, Michele Laforgia e Mauro Petrarulo. Lunedì scorso il Riesame ha scarcerato l’ex vice sindaco di Polignano, Salvatore Colella, accogliendo il ricorso presentato dal difensore Mario Malcangi: i giudici hanno ritenuto cessate le esigenze cautelari. Anche nei confronti di Colella, il gip Salerno aveva rigettato l’istanza di revoca dei domiciliari.
Nell’inchiesta della guardia di finanza, coordinata dal pm Michele Ruggiero, gli indagati complessivamente sono 24, tra dirigenti e funzionari del Comune di Polignano e imprenditori, accusati a vario titolo, di corruzione, concorso in peculato e turbativa d’asta, falso ideologico, rivelazione del segreto d’ufficio, omissione di ufficio, subappalto illecito. Uno degli imprenditori al quale è stato notificato un provvedimento di interdizione ha chiesto di patteggiare la pena.
Le gare d’appalto finite sotto la lente di ingrandimento della magistratura e relative al periodo 2020-2021, sono 9, ma quelle contestate nella richiesta di arresto sono sei per un valore complessivo di 1,2 milioni di euro. Fra queste - c’è quella della «Riqualificazione dei lavori delle aree poste su Largo Gelso e Lungomare Domenico Modugno»: si tratta di un appalto da circa 850mila euro dove sarebbe emerso (è l’unico caso) il coinvolgimento del sindaco Vitto. Un appalto hanno appurato gli investigatori - assegnato al Consorzio Athanor Stabile che fa capo al polignanese Hibro Hibroj «sostenitore della campagna elettorale di Vitto e di Colella». Secondo la Procura barese Vitto «colludeva con l’imprenditore Hibroj suo sostenitore politico a far data dal 2017 (quando gli chiedeva di impegnarsi in proprio favore per le elezioni comunali del 2017, ribadendo poi analoga richiesta in favore della propria corrente politica per le elezioni regionali del 2020)». L’ex vice sindaco si è dimesso subito dopo l’arresto e qualche giorno dopo anche Domenico Vitto ha formalizzato le dimissioni.