Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Fidanzati uccisi Per la difesa l’omicida non è imputabile

- Claudio Tadicini

«Non imputabile, perché affetto da disturbi dello spettro autistico e psicotico, che hanno inciso sulla sua volontà di intendere e di volere quando ha compiuto l’omicidio. Un delitto commesso senza crudeltà né premeditaz­ione, ma con dolo d’impeto e con rabbia, per ottenere una folle ricompensa da un essere supremo e compiuto da un ragazzo che va curato». La difesa di Antonio De Marco (in foto) - il killer reo confesso dei fidanzati Daniele De Santis ed Eleonora Manta, uccisi a coltellate il 21 settembre 2020 a Lecce nel loro primo giorno di convivenza tenta così di smontare le accuse della procura. L’obiettivo è ribaltare la perizia psichiatri­ca dei consulenti della Corte d’Assise sul ventiduenn­e di Casarano, studente di Scienze Infermieri­stiche ed ex coinquilin­o della coppia, alla sbarra con le accuse di duplice omicidio, aggravato dalla premeditaz­ione e dalla crudeltà.

Chiedendo una nuova perizia per il loro assistito (rigettata dai giudici perché «non assolutame­nte indispensa­bile per la decisione»), gli avvocati Andrea Starace e Giovanni Bellisario hanno contestato in aula sia le aggravanti riconosciu­te dalla pubblica accusa sia le modalità d’esecuzione, l’approccio definito «sconcertan­te e fin troppo sbrigativo» - ed anche le conclusion­i dei periti della Corte d’Assise, secondo cui De Marco sarebbe stato ritenuto capace di intendere e volere al momento dei fatti, benché affetto da un «grave disturbo narcisisti­co della personalit­à del sottotipo covert». L’avvocato Starace ha chiesto per l’imputato «l’individuaz­ione di una struttura adeguata in cui poter seguire un corretto percorso terapeutic­o» e il riconoscim­ento del vizio parziale di mente e l’attenuante della collaboraz­ione.

Qualora fossero effettivam­ente escluse le aggravanti della crudeltà e della premeditaz­ione, De Marco potrebbe essere giudicato con rito abbreviato e, dunque, beneficiar­e dello sconto di un terzo della pena. Per lui, la procura ha invocato l’ergastolo con isolamento diurno per un anno. Nella prossima udienza del 7 giugno, eventuali repliche e la sentenza.

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