Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Ritardi per lo stormo di uccelli Passeggera di un volo risarcita
Bird strike e la tratta Bologna-Bari di Ryanair
BARI Il 17 dicembre scorso il volo Bologna-Bari della Ryanair atterra sulla pista dell’aeroporto Palese di Bari con quattro ore di ritardo. Non alle 17.40, secondo tabella oraria, ma alle 21.35. Una mancanza di puntualità insopportabile che spinge una quarantenne di Giovinazzo a rivolgersi a ItaliaRimborso e a presentare un ricorso al giudice di pace. La Compagnia aerea si giustifica spiegando nel rapporto che il ritardo è dovuto a un bird strike, cioè a un impatto con uno stormo di volatili, ma il giudice ritiene evidentemente non veritiera questa versione e condanna Ryanair a risarcire la signora con 250 euro.
Si tratta di una «singolare presa di posizione nel mondo della giurisprudenza dei disservizi aerei» commenta ItaliaRimborso. Secondo il giudice di pace, è scritto nel comunicato della claim company che ha difeso la passeggera di Giovinazzo, «l’aumento esponenziale del bird strike in Italia esclude l’eccezionalità dell’evento, dovendo e potendo il vettore evitarlo, anche disponendo un volo alternativo».
E aggiunge, tanto per chiarire, che «assai spesso vengono presentati rapporti di bird strike da parte delle compagnie aeree al fine di non risarcire i passeggeri che subiscono i disservizi aerei». Questo tipo di incidenti, difatti, non prevede compensazione pecuniaria, ma il giudice di pace barese, è di tutta evidenza, non ha giudicato conforme alla realtà il rapporto della Compagnia low cost. Quel giorno, sottolinea ItaliaRimborso, i tre voli Ryanair precedenti il Bologna-Bari avevano già accumulato ritardi per oltre tre ore. L’impatto con gli stormi di uccelli, in ogni caso, non è infrequente e si verifica soprattutto al decollo o in fase di atterraggio. Molto più raro in volo. Proprio il 5 maggio scorso un aereo partito da Catania ha dovuto rientrare in aeroporto dopo il decollo a causa di un bird strike.