Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Un Foggia pronto a ripartire attende il sì di Zeman Ma il Pescara vuole il boemo
La settimana prossima vertice decisivo con la società
FOGGIA Zeman sì, Zeman no. Se il matrimonio tra l’allenatore boemo e il Foggia potrà continuare, sarà solo il tempo a dirlo. Un tempo neanche troppo lungo, visto che l’incontro decisivo tra il presidente dei «satanelli» Nicola Canonico e il tecnico ex Roma è in programma la prossima settimana. Un faccia a faccia in cui verranno posti i «puntini sulle i» e si capiranno i margini della conferma. Zeman in realtà ha un contratto recentemente rinnovato fino al 2023, ma i termini dell’accordo non sono un problema. Occorrerà unita di intenti, servirà chiarezza.
Non basta l’amore imperituro tra la piazza e il suo idolo. Servirà altro. Tra i nodi che verranno al pettine c’è anche il rapporto solidissimo tra Pavone, direttore sportivo del Foggia, e Zeman. Non è un mistero che una prima crisi nel rapporto tra Canonico e la diade Pavone-Zeman c’è stata qualche mese fa. Era gennaio, il ds fu esonerato, Zeman non la prese bene, ma al termine di un incontro chiarificatore, le difficoltà furono risolte, il boemo restò in sella, persino con un contratto rinnovato, e anche Pavone proseguì la sua avventura foggiana.
Oggi una nuova tappa, con lo stesso Zeman che nelle scorse settimane aveva detto a chiare lettere che sarebbe stato necessario discutere a bocce ferme della possibilità di andare avanti. Così come Canonico, pur affermando a più riprese la sua stima nei confronti del «mister», aveva espresso pensieri che andavano esattamente in quella direzione. Il Foggia intanto ha ben figurato nei play off, eliminando Turris e Avellino, e andando vicino a una clamorosa qualificazione contro la Virtus Entella. Non ce l’ha fatta, ma si può parlare di classica eliminazione a testa alta. Intanto la squadra continua ad allenarsi, prima del classico «rompete le righe».
Forse si attende anche questo per un colloquio che secondo i ben informati si sarebbe già dovuto tenere nelle scorse ore, prima di essere posticipato di qualche giorno. Difficilmente ci sarà però un altro rinvio, stante la necessità di entrambe le parti in causa di programmare con serenità il futuro.
Zeman sarebbe infatti corteggiato da un altro vecchio amore (il Pescara), con cui in passato i risultati sono stati sorprendenti. Anche in questo caso il tandem con Pavone sarebbe pressoché certo. Il Foggia, dal canto suo, non può girarsi dall’altra parte, e avrebbe messo gli occhi su Bruno Caneo, nella stagione appena conclusa in forza alla Turris. Anche lui amante del bel gioco, anche lui esperto, certo un nome meno roboante rispetto a «Sdengo». L’alternativa è quasi agli antipodi. Si tratterebbe di Piero Braglia, maestro di concretezza, poche concessioni allo spettacolo, eppure risultati che sono dalla sua parte. Uno di categoria, insomma.
La priorità a ogni modo è un’altra. E non può che essere che lui: il 75enne Zeman, fresco di compleanno, spesso in prima pagina anche per una personalità fuori dal comune, come attestano le parole poco tenere nei confronti di un certo Mourinho. Al di là di tutto, guida di una squadra che ha vissuto una stagione sull’altalena, sia sul terreno di gioco che fuori (vista i punti prima sottratti e poi restituiti in classifica).
La terza parte di Zemanlandia è praticamente batticuore. L’idolo dei tifosi grandi e piccoli di Foggia è vicino a sciogliere le riserve. E i tifosi aspettano con ansia.