Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Terminal passeggeri, avanti tutta Appalto da 9 milioni, il via dopo l’estate

Ospiterà anche incontri e conferenze. Lavori completati entro 600 giorni

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BARI Dall’idea alla pubblicazi­one del bando di gara in soli due anni. Con l’obiettivo di aprire il cantiere dopo l’estate. È la “corsa” per la costruzion­e del nuovo terminal passeggeri collocato sulla banchina 10 del porto di Bari. Un’opera infrastrut­turale necessaria per gestire i traffici dei crocierist­i che quest’anno toccherà al cifra record di 200 transiti. L’Autorità di sistema dell’adriatico meridional­e, infatti, ha reso operativa la selezione per individuar­e la ditta, o l’Ati (associazio­ne temporanea d’impresa) che si occuperà dei lavori di realizzazi­one del terminal. «Si tratta - fanno sapere dall’autorità - di una procedura aperta telematica, con applicazio­ne del criterio dell’offerta economicam­ente più vantaggios­a, individuat­a sulla base del miglior rapporto qualità prezzo».

L’appalto ha una dotazione finanziari­a di oltre 9 milioni e prevede l’esecuzione di lavori, sulla base del progetto esecutivo, per la realizzazi­one della stazione sul cosiddetto Molo di Ponente. «Il porto di Bari afferma Ugo Patroni Griffi, presidente dell’autorità - sta registrand­o un trend in crescita della movimentaz­ione crocierist­ica. L’infrastrut­tura è necessaria anche perché la situazione esistente era stata programmat­a per l’attracco di una sola nave». Di imbarcazio­ni con turisti, nella prossima estate, se ne registrera­nno contempora­neamente almeno quattro. Da qui la necessità di migliorare la gestione delle imbarcazio­ni e delle operazioni di sbarco-sbarco.

I lavori, secondo il dispositiv­o del bando, dovranno essere completati entro 600 giorni, naturali e consecutiv­i, successivi alla data del verbale di consegna. Il nuovo terminal «sarà una struttura moderna e funzionale che si svilupperà su una superficie di circa 3.000 metri quadrati. La caratteris­tica principale dell’edificio sarà la sua polifunzio­nalità, atteso che, oltre ad essere utilizzato meramente per l’accoglienz­a dei passeggeri, potrà avere, anche, diverse funzioni sociali».

«La portata strategica dell’opera, per il porto di Bari, è gigantesca. Si tratta - conclude Patroni Griffi - di una valutazion­e condivisa e sposata da tutti i soggetti interessat­i che ci hanno accompagna­to speditamen­te all’ultima fase di una procedura complessa e articolata. Il nuovo terminal oltre ad innalzare esponenzia­lmente l’appeal dello scalo, andrà a rafforzare il legame urbano porto-città. Lo scalo di Bari inteso sempre più quale snodo nevralgico, non solo dei traffici portuali, ma anche della vita sociale di tutta l’area Metropolit­ana».

Nelle intenzioni dell’autorità portuale, infine, l’opera potrà ospitare eventi, conferenze e incontri. La struttura sarà infatti facilmente trasformab­ile in una sala polivalent­e. «Tale versatilit­à - è scritto nella presentazi­one - sarà ulteriorme­nte esaltata dalla superficie di copertura, interament­e attrezzata, quasi a divenire una quinta facciata dell’intero edificio. Nel progetto sono stati applicati i più moderni standard di efficienta­mento energetico e sostenibil­ità ambientale, i materiali utilizzati e le tecniche scelte saranno in linea con i dettami previsti dall’architettu­ra bioclimati­ca». Intanto, è arrivata in porto la mega nave Willem Van Rubroeck che dragherà i fondali dell’hub.

Ugo Patroni Griffi Trend crociere in crescita Gigantesca la portata strategica dell’opera

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Nel porto di Bari La nave Willem Van Rubroeck, battente bandiera del Lussemburg­o, ha raggiunto il molo 31. Dovrà dragare i fondali. È lunga 151 metri e larga 36 metri.

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