Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Nuovo ospedale Indagini chiuse su Stefanazzi e Sannicandro
Un nuovo avviso di conclusione delle indagini è stato notificato al capo di gabinetto della Regione Puglia, Claudio Stefanazzi (in foto) e al direttore dell’Asset Puglia Elio Sannicandro in relazione all’inchiesta della Procura di Bari sull’appalto per la costruzione del nuovo ospedale San Cataldo di Taranto. I due indagati «in concorso con persone non identificate - è scritto nell’imputazione - con più azioni consecutive di un medesimo disegno criminoso (costituito con l’intento di avvantaggiare illecitamente una cordata di imprenditori) indicavano falsamente con una nota a firma di Stefanazzi che Sannicandro era la personalità idonea al ruolo di commissario di gara». Secondo gli inquirenti l’ingegner Sannicandro sarebbe stato incompatibile ma il suo incarico avrebbe favorito una cordata di imprenditori interessati all’aggiudicazione dell’appalto. Con la presunta complicità di Stefanazzi sostiene ancora la Procura Sannicandro avrebbe anche omesso di segnalare una situazione di conflitto di interessi costituita dal rapporto di conoscenza decennale e di comune militanza politica con l’operatore economico in gara Nicola Canonico, poi risultato vincitore. Questo è quanto contenuto nell’avviso di conclusione delle indagini notificato a marzo scorso. Nel secondo invece, anche a seguito di una memoria difensiva presentata dall’avvocato Michele Laforgia, difensore di Sannicandro, gli inquirenti non fanno più riferimento all’imprenditore Canonico. Riguardo alla comune militanza politica di Sannicandro e Canonico, il documento della difesa evidenzia che «il riferimento alle consultazioni elettorali amministrative per il Consiglio regionale della Puglia è del tutto erroneo, in quanto a tali consultazioni – tenutesi nel 2005 e 2010, non nel 2009 – non ha preso parte alcuna lista denominata “Semplicemente Pugliesi con Emiliano” e l’ingegner Sannicandro non è mai stato candidato, mentre il signor Canonico risulta eletto nel 2005 nell’Udeur nel 2010 nella lista del Partito Democratico. Entrambi hanno poi preso parte nel 2009 – dieci anni prima della gara di cui si discute – alla elezione in collegi diversi degli organi direttivi del Partito Democratico nella lista “Semplicemente pugliesi con Emiliano”» .