Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
«La crisi si combatte con le aggregazioni»
Pentassuglia, assessore regionale del comparto «Le risorse del Pnrr permetteranno di rilanciarci»
Da oltre 10 anni, come nel resto del Paese, tende a ridursi il numero di imprese agricole, a fronte di una tenuta della superficie agricola utilizzata. La flessione, per Donato Pentassuglia, assessore regionale all’Agricoltura, «non è un fenomeno negativo. Ma occorre vigilare. A lungo andare potrebbe indebolire le piccole imprese. La nostra strategia è investire di più sulla loro specializzazione, per renderle più capaci di stare sui mercati nel medio lungo periodo. Ma anche stimolarne l’aggregazione. Distretti e bio distretti sono un esempio vincente».
Accanto a Xylella e siccità ora c’è un’altra minaccia per il comparto pugliese, gli effetti della guerra russo-ucraina, tra cui il rincaro dell’energia.
«L’energia è un tema centrale, soprattutto in questa fase e nella definizione di strategie e misure a supporto delle imprese, per renderle più autosufficienti e autonome possibile. Il governo, con il decreto energia, ha ridotto la dipendenza dal gas russo, le accise sul carburante e l’Iva. La Regione punta a rafforzare le filiere, sostenendo le produzioni agroalimentari, di qualità e made in Puglia. E anche il sostegno a investimenti per convertire e rafforzare impianti da fonti rinnovabili».
L’Ue ha accordato la deroga per la spesa di fondi (95 milioni di euro) che rischiavamo di perdere. E ora?
«La Dg per l’agricoltura della Commissione europea ha chiesto osservazioni. Ma ha riconosciuto i nostri sforzi per non perderli. Nonostante l’organico ridotto, abbiamo superato l’impasse e conseguito risultati straordinari. Ma c’è ancora un obiettivo intermedio e un comitato di sorveglianza del Psr Puglia, con i tecnici della Ce e tutto il partenariato socio economico, che si terrà a giugno, in cui potremo dare risposte dettagliate».
Il Pnrr finanzia agricoltura sostenibile, transizione ecologica e rivoluzione verde.
«La Regione non governa direttamente queste risorse. Il fondo complementare è gestito dal Mipaaf, con una dotazione di 1,2 miliardi di euro, e riguarda i contratti di filiera e distrettuali. I comparti pugliesi si sono attivati per partecipare ai bandi. La Puglia gestirà con il Ministero parte dell’intervento “Innovazione e meccanizzazione nel settore agricolo e alimentare”, nei processi di trasformazione, stoccaggio e confezionamento dell’olio extravergine di oliva. All’intervento sono riservati 100 milioni in Italia».
Dopo 15 anni, è realtà la legge italiana sul biologico.
«Contiene importanti novità, tra cui il marchio biologico italiano per i prodotti bio da materia prima italiana, la definizione dei distretti biologici e l’organizzazione di produzione e mercato, e le azioni per salvaguardia, promozione e sviluppo di queste produzioni. Al settore, peraltro, la Regione destina importanti risorse anche con Pac e Piano Strategico Nazionale. Contribuisce così all’obiettivo del 25% del terreno agricolo europeo destinato all’agricoltura bio entro il 2030, previsto dal “Piano d’azione per la produzione biologica”».