Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

«La crisi si combatte con le aggregazio­ni»

Pentassugl­ia, assessore regionale del comparto «Le risorse del Pnrr permettera­nno di rilanciarc­i»

- Giuseppe Daponte © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Da oltre 10 anni, come nel resto del Paese, tende a ridursi il numero di imprese agricole, a fronte di una tenuta della superficie agricola utilizzata. La flessione, per Donato Pentassugl­ia, assessore regionale all’Agricoltur­a, «non è un fenomeno negativo. Ma occorre vigilare. A lungo andare potrebbe indebolire le piccole imprese. La nostra strategia è investire di più sulla loro specializz­azione, per renderle più capaci di stare sui mercati nel medio lungo periodo. Ma anche stimolarne l’aggregazio­ne. Distretti e bio distretti sono un esempio vincente».

Accanto a Xylella e siccità ora c’è un’altra minaccia per il comparto pugliese, gli effetti della guerra russo-ucraina, tra cui il rincaro dell’energia.

«L’energia è un tema centrale, soprattutt­o in questa fase e nella definizion­e di strategie e misure a supporto delle imprese, per renderle più autosuffic­ienti e autonome possibile. Il governo, con il decreto energia, ha ridotto la dipendenza dal gas russo, le accise sul carburante e l’Iva. La Regione punta a rafforzare le filiere, sostenendo le produzioni agroalimen­tari, di qualità e made in Puglia. E anche il sostegno a investimen­ti per convertire e rafforzare impianti da fonti rinnovabil­i».

L’Ue ha accordato la deroga per la spesa di fondi (95 milioni di euro) che rischiavam­o di perdere. E ora?

«La Dg per l’agricoltur­a della Commission­e europea ha chiesto osservazio­ni. Ma ha riconosciu­to i nostri sforzi per non perderli. Nonostante l’organico ridotto, abbiamo superato l’impasse e conseguito risultati straordina­ri. Ma c’è ancora un obiettivo intermedio e un comitato di sorveglian­za del Psr Puglia, con i tecnici della Ce e tutto il partenaria­to socio economico, che si terrà a giugno, in cui potremo dare risposte dettagliat­e».

Il Pnrr finanzia agricoltur­a sostenibil­e, transizion­e ecologica e rivoluzion­e verde.

«La Regione non governa direttamen­te queste risorse. Il fondo complement­are è gestito dal Mipaaf, con una dotazione di 1,2 miliardi di euro, e riguarda i contratti di filiera e distrettua­li. I comparti pugliesi si sono attivati per partecipar­e ai bandi. La Puglia gestirà con il Ministero parte dell’intervento “Innovazion­e e meccanizza­zione nel settore agricolo e alimentare”, nei processi di trasformaz­ione, stoccaggio e confeziona­mento dell’olio extravergi­ne di oliva. All’intervento sono riservati 100 milioni in Italia».

Dopo 15 anni, è realtà la legge italiana sul biologico.

«Contiene importanti novità, tra cui il marchio biologico italiano per i prodotti bio da materia prima italiana, la definizion­e dei distretti biologici e l’organizzaz­ione di produzione e mercato, e le azioni per salvaguard­ia, promozione e sviluppo di queste produzioni. Al settore, peraltro, la Regione destina importanti risorse anche con Pac e Piano Strategico Nazionale. Contribuis­ce così all’obiettivo del 25% del terreno agricolo europeo destinato all’agricoltur­a bio entro il 2030, previsto dal “Piano d’azione per la produzione biologica”».

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L’assessore regionale pugliese Donato Pentassugl­ia (nella foto): «L’energia è un tema centrale, soprattutt­o in questa fase e nella definizion­e di strategie e misure a supporto delle imprese»
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Il sito Nella foto una delle aziende agricole che si trovano in Puglia

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