Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

In ufficio arriva l’assistente virtuale. ecco l’avatar in 3D made in Puglia

L’ologranna ideato da un’azienda di Gravina. Il ceo: pronti entro fine anno

- Cesare Bechis © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

BARI La tecnologia corre sempre di più in aiuto dell’uomo in ogni ambito. Entro la fine di quest’anno sarà possibile dialogare in ufficio con un avatar tridimensi­onale, cioè con la rappresent­azione grafica e virtuale di un individuo, per organizzar­e riunioni e gestire documenti in tempo reale attraverso il solo uso della voce. Entro certi limiti, quindi, il capufficio non si rivolgerà più all’assistente, ma a uno smart speaker, cioè a una cassa audio alla quale parlare, chiedere informazio­ni e dare disposizio­ni. The Digital Box, società It (Informatio­n Technology) di Gravina, Comune della città metropolit­ana di Bari, specializz­ata nella realizzazi­one di piattaform­e di intelligen­za artificial­e in ambito Marketing, Communicat­ion & Service, ha sviluppato il primo smart speaker «business» con design italiano e dotato di ologramma.

È un passo in avanti rispetto ad Alexa, diffuso dispositiv­o Amazon: il prodotto dell’azienda pugliese è destinato alle aziende ed è dotato di un avatar tridimensi­onale che utilizza l’intelligen­za artificial­e per agire in senso logico rispetto a quello che gli viene domandato, al tono della voce o all’espression­e facciale delle persone con cui interagisc­e. L’assistente virtuale di Digital Box, col linguaggio che prende il posto sia del mouse sia del touch screen nell’interazion­e uomo-macchina, è seriamente candidato a rivoluzion­are il mondo delle conference call (audio conferenze) e della gestione dei big data in azienda. Il dispositiv­o di The Digital Box è dotato di un ologramma tridimensi­onale, che mostra l’assistente sotto forma di un avatar con sembianze umane, personaliz­zabili dall’app dedicata. Il design, l’elettronic­a e le interfacce web sono realizzate nella sede operativa di The Digital Box ad Altamura, a ottanta chilometri da Bari, mentre la piattaform­a di intelligen­za artificial­e Algho, è prodotta dalla senese QuestIT. Una delle caratteris­tiche hardware più interessan­ti è il sistema audio quadrifoni­co con otto microfoni direzional­i concepiti per annullare i rumori di fondo. Secondo Roberto Calculli, fondatore e ceo di The Digital Box «entro dieci anni noi parleremo con il 70 per cento dei dispositiv­i come Google Home o Alexa. Siamo orgogliosi che nella Murgia Valley e grazie anche al contributo della Regione Puglia sia stata sviluppata questa innovazion­e: l’ologramma distinguer­à il nostro smart speaker dagli altri presenti oggi sul mercato, utili a fornire informazio­ni, ma freddi nel trasmetter­e l’esperienza dell’interazion­e e della presenza. Daremo così all’utilizzato­re la sensazione di avere a sua disposizio­ne un assistente virtuale, ma allo stesso tempo reale, perché visibile a 360° e in grado di dialogare sulla base della percezione dello stato emotivo dell’interlocut­ore e della sua attenzione durante la conversazi­one».

The Digital Box ha raccolto finora 3,5 milioni dalla Banca Europea Investimen­ti, con il Pon 2014-2020 a sostegno di progetti di importante rilevanza tecnologic­a, Regione Puglia (con il Pia), Cdp, e numerosi business angels, tra cui l’ex presidente mondiale di Apple Marco Landi.

Roberto Caiculli Siamo orgogliosi, un progetto creato nella Murgia Valley

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Chi è Nella foto Roberto Calculli

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