Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Vetro, la cultura del riciclo fa breccia nella scuola

Quattro premi di scrittura creativa ai ragazzi della elementare Piccinni di Bari. I 6 mila euro vinti utilizzati per l’acquisto di nuova strumentaz­ione

- Lucia del Vecchio © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Piccoli scrittori e scrittrici crescono. Di sicuro ce ne sono molti in erba nella scuola primaria Niccolò Piccinni di Bari che ha totalizzat­o ben 4 premi per complessiv­i 6 mila euro, nell’ambito del progetto nazionale di scrittura condivisa ideato da Coreve, il Consorzio per il recupero del vetro, dedicato alle classi quarte e quinte delle scuole elementari e medie di tutta Italia. Obiettivo: diffondere, attraverso un esperiment­o di interazion­e e collaboraz­ione sulla scrittura, la cultura della raccolta differenzi­ata e del riciclo. In questo caso, del vetro.

Non a caso, il libro che sarà pubblicato a breve da Feltrinell­i, a compendio del progetto, si intitola The Bottle Story e inverte, come spiega Maddalena Casella, vicepresid­e della Piccinni, il paradigma che vorrebbe il messaggio nella bottiglia. Questa volta è la bottiglia che sta nel messaggio. «I bambini - dice Casella - hanno imparato che il vetro è riciclabil­e al 100% e infinite volte, ne hanno scoperto la bellezza e l’importanza, incontrand­osi con le altre scuole italiane». L’esperiment­o di scrittura condivisa, infatti, parte da un incipit realizzato dallo scrittore Simone Tempia. Ogni classe ha avuto poi l’opportunit­à di partecipar­e con la stesura anche di un solo capitolo, oppure disegnando la copertina. La quinta C della Piccinni contribuir­à con tre capitoli, mentre la quarta A, sostenuta a spron battuto dai più piccoli delle terze A e B, realizzerà la copertina.

Una grande soddisfazi­one per tutta la scuola, a giudicare dall’entusiasmo con cui sono stati accolti i due maxi assegni di 4.500 e 1.500 euro ciascuno, inviati dal presidente del Coreve. «Questi soldi – spiega la vicepresid­e – saranno utilizzati per acquistare nuova strumentaz­ione scientific­a e tecnologic­a».

Una curiosità: nella scuola Piccinni i bambini stanno lavorando anche sui 17 punti dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibil­e che, tra gli obiettivi, annovera anche quello della parità di genere. Tra i racconti presi in consideraz­ione dalla commission­e, c’era quello scritto da Claudia, che da grande vuole fare proprio la scrittrice. La bambina, proseguend­o il racconto che aveva come incipit la storia di Bombarda il marinaio, aveva declinato il protagonis­ta dal maschile al femminile, facendo diventare Bombarda una marinaia. La regola della scrittura condivisa non prevedeva questa possibilit­à, perché doveva essere rispettato l’incipit già dato e il racconto di Claudia ha lasciato il posto a un altro. Ma non importa. Messaggio ricevuto, capitana.

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La sede La scuola primaria «Piccinni», in via Carducci a Bari

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