Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Musillo doppiato, il sindaco rilancia «Io, simbolo del modello pugliese»
Dal tradimento all’exploit al primo turno: «Recuperiamo il tempo perso»
TARANTO «Abbiamo tanto lavoro da fare e consegneremo ai giovani una città tutta diversa». Sono le prime parole dette da Rinaldo Melucci, rieletto col vento in poppa sindaco di Taranto alla testa di una coalizione di centrosinistra. Dove eravamo rimasti? Per lui questa domanda è legittima. Riprende a governare la città dopo esserne stato allontanato a metà novembre da quello che l’ex sindaco e senatore Giovanni Battafarano ha definito «colpo di Palazzo che s’è rivelato un boomerang». Rientra a Palazzo di città per riprendere il discorso interrotto a seguito della sospensione del Consiglio comunale decretata dalla sfiducia firmata da 17 consiglieri. Secondo la progressione dei risultati ufficiali ha doppiato il suo concorrente più accreditato, Walter Musillo, ex segretario del Pd catapultato alla testa del raggruppamento di centrodestra. Melucci ha preso il doppio dei voti in ogni sezione e in ogni quartiere della città a testimonianza che il lavoro fatto nei quattro anni e mezzo di amministrazione ha convinto gli elettori a prescindere da estrazione sociale e formazione culturale.
A scrutinio non ancora concluso, ma confermato urna dopo urna, il suo risultato oscilla attorno al 60 per cento mentre Musillo viaggia sul 30. Gli altri due candidati si dividono il resto, con Luigi Abbate in leggero vantaggio rispetto a Massimo Battista. Melucci ha vinto perché votato da sei tarantini su dieci, ma non può essere taciuto che Taranto ha uno dei peggiori quozienti di votanti di tutta la Puglia. Sono andati alle urne 85.198 elettori su 163.778, pari al 52.13 per cento rispetto al già basso 58 per cento di cinque anni fa. In pratica la metà dei cittadini di Taranto s’è disinteressata della competizione elettorale. «Bisogna rimettersi subito al lavoro – è stato il primo commento del sindaco rieletto - perché abbiamo perso già troppo tempo per colpa di qualche scellerato. Questa comunità ha dimostrato di essere matura e consapevole dei processi di trasformazione che abbiamo messo in piedi, la strada da seguire è un modello di sviluppo alternativo. Ci aspettano giornate di lavoro impegnativo e ciò che verrà è nato dal lavoro degli anni scorsi. Il modello adottato a Taranto è il modello pugliese e sta dimostrando di funzionare. Ora dobbiamo far partire il Medimex e i Giochi del Mediterraneo».
Il cartello del centrodestra, guidato da un esponente del Pd fino all’altro ieri, non ha centrato l’obiettivo e non ha raccolto l’onda lunga che Fratelli d’Italia ha dimostrato altrove in Italia. È stata un’operazione evidentemente non compresa dagli elettori. Il centrosinistra a Taranto ha adottato il campo largo di Enrico Letta mettendosi, come a Napoli, insieme al M5S. «E’ uno dei risultati più importanti in Italia – ha commentato il presidente Michele Emiliano - perché qui la coalizione
❞ Rinaldo Melucci
A Taranto ripartiamo subito con il Medimex Poi obiettivo puntato sui Giochi del Mediterraneo
s’è presentata nella stessa formazione che governa la Puglia e che ci auguriamo possa governare la nazione. Vuol dire che questa formula di governo funziona, il Pd ha una capacità di attrazione del civismo ed entra in modo positivo anche con i 5Stelle». Sul fronte degli sconfitti c’è Musillo. «Cercheremo di trasformare il programma che abbiamo presentato in un progetto politico – dice a fine serata – e continueremo senza paura a difendere la nostra città dalle incursioni che sicuramente ci saranno nei prossimi anni. Saremo all’opposizione e faremo il nostro dovere».