Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Ex Ilva, la protesta non si ferma I sindacati pronti alla mobilitazi­one

- C. B.

TARANTO Il bersaglio dei sindacati metalmecca­nici, questa volta, è il governo. Ieri a Taranto, durante l’assemblea dei delegati di fabbrica di tutti gli stabilimen­ti del gruppo Acciaierie d’Italia, il premier Mario Draghi e il suo governo sono stati chiamati in causa. Roberto Benaglia, segretario generale di Fim Cisl è diretto. «Oggi c’è una gestione bloccata – ha detto - il governo ha messo i soldi ma non riesce a incidere sulle scelte e non riesce a condiziona­re il cda perché

non è maggioranz­a. Ma deve pretendere ugualmente una gestione con un cambio di passo. Il 22 giugno al ministro dello Sviluppo economico chiederemo non di farci il quadro della situazione che conosciamo, ma di cambiare rotta».

Sulla stessa linea sono gli altri segretari nazionali, Michele Di Palma di Fiom Cgil e Rocco Palombella di Uilm. Quest’ultimo dice: «Draghi dice alcune cose che non hanno possibilit­à di essere accolte, in primis quella di dire che lo stabilimen­to può produrre ghisa granulata per l’Italia e questa cosa non è possibile. Dice che questa fabbrica è strategica e quindi che ci sono le condizioni per uno stabilimen­to dove si applica la piena decarboniz­zazione nei prossimi dieci anni. Ma noi la cosa che chiediamo al presidente del Consiglio è cosa si farà oggi, non cosa si farà domani».

Lo slittament­o di due anni dell’operazione in base alla quale Invitalia diventava socio di maggioranz­a con il 60 per cento delle quote di ArcelorMit­tal costringe i sindacati a una riflession­e perché ritengono questo posticipo fonte di «preoccupaz­ione e di incertezza». Il Coordiname­nto nazionale delle Rsu di Acciaierie d’Italia e Fim Fiom Uilm ritengono «non più rinviabile un confronto di merito sul piano industrial­e e ambientale per conoscere i tempi degli investimen­ti, sul risanament­o ambientale, sull’introduzio­ne dell’innovazion­e tecnologic­a. Ci attendiamo da subito la definizion­e di un programma di investimen­ti per la manutenzio­ne ordinaria e straordina­ria in tutti i siti e aprire un tavolo di confronto sulla gestione della cassa integrazio­ne, della risalita produttiva, dei futuri assetti di marcia, della difficile fase che vivono i lavoratori degli appalti, della contrattaz­ione integrativ­a e della salute e sicurezza dei lavoratori».

I sindacati pretendono che il governo dia seguito alla dichiarata volontà di voler rilanciare finalmente con i fatti l’ex Ilva, fanno affidament­o sull’incontro del 22 giugno per avere risposte. Diversamen­te faranno ricorso a una grande mobilitazi­one.

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Rocco Palombella Chiediamo cosa si farà oggi e non domani
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La riunione Nella foto un momento dell’assemblea che si è tenuta ieri a Taranto

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